varie, 27 gennaio 2006
FABRIS
FABRIS Giampaolo Livorno 6 gennaio 1938, Milano 20 maggio 2010. Sociologo. Laureatosi in Scienze politiche all’Università di Pisa, agli inizi degli anni ”60 frequenta l’Istituto di Sociologia dell’Università Cattolica, diretto da Francesco Alberoni. stato professore di Sociologia dei consumi allo Iulm di Milano e ha insegnato nelle università di Torino, Venezia e Trento. Presidente per cinque anni della Triennale di Milano, è considerato uno dei maggiori esperti di consumi a livello internazionale • «[...] era nato [...] a Livorno, ma la sua città è Milano: la metropoli italiana dei consumi e del marketing, ante litteram, centro del boom economico che esplode negli anni Sessanta. Ed è questa l’epoca in cui il sociologo muove i suoi primi passi, prima di diventare apprezzato docente universitario, consulente d’impresa, saggista. Del resto, nel capoluogo lombardo c’è l’humus ideale per svolgere l’attività a cui il giovane ricercatore avrebbe dedicato la vita. Autentico pioniere del settore, nel 1962, Fabris comincia a lavorare per la Doxa, Istituto di indagini di opinione pubblica. Ed egli stesso, in seno alla società, crea il dipartimento di ricerche sociali. Negli stessi anni Francesco Alberoni è docente all’Università Cattolica. ”Fabris non è stato un mio allievo’ spiega ”. Tuttavia, frequentava il mio Istituto, così ci siamo conosciuti e subito presi. C’era feeling tra noi. A quei tempi, anch’io ero concentrato su certe tematiche. Nel 1964, pubblicai Consumi e Società, primo saggio del genere in Europa. Un’assoluta novità. Giampaolo lo lesse, lo capì e lo apprezzò immediatamente”. E non fu un caso se, nel medesimo anno, Fabris scrisse Motivazioni e pubblicità. In sostanza, il giovane sociologo raccolse e sviluppò quel filone che Alberoni avrebbe abbandonato per dedicarsi ad altri argomenti di ricerca. Tuttavia, tra i due, la collaborazione e l’amicizia (’Giampaolo era affettuoso ma non invadente, aveva stile e gusto”) rimasero solide, nel tempo. Nel 1965, Fabris assieme a Bartolo Mardessich e Carlo Erminero, fonda ”Demoskopea”, uno dei principali istituti di ricerca sull’opinione pubblica. Ma, nei primi anni Ottanta, decide di cambiare linea, denunciando manipolazioni e strumentalizzazioni dei sondaggi da parte del mondo politico. Il suo nome, quindi, si lega alla società di ricerca GPF & Associati. Da qui, l’osservatorio dinamico che gli consente di monitorare, in tempo reale e con strumenti originali, i fenomeni e le dinamiche che traghettano l’Italia dalla modernità alla post-modernità. ”Aveva messo a punto un metodo davvero sorprendente – conferma Alberoni ”. Tutta la società scorreva sul suo tabellone, un quadrante dove venivano illustrate graficamente e puntualmente, da sinistra a destra, in alto, in basso, al centro, le tendenze di ogni tipo: politica, religione, consumi, stili di vita”. Occhialini tondi, sguardo acuto, Fabris ha seguito fino all’ultimo i trend socio-culturali, lavorando per le maggiori aziende italiane e internazionali. Editorialista e scrittore fecondo, al profilarsi della crisi economica, che è anche crisi di marketing, esprime il suo pensiero ”maturo” nel saggio Societing» (Marisa Fumagalli, ”Corriere della Sera” 21/5/2010).