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 2006  gennaio 25 Mercoledì calendario

Il Parlamento ha appena provato la nuova riforma elettorale, cioè il modo con cui voteremo l’anno prossimo alle elezioni politiche

Il Parlamento ha appena provato la nuova riforma elettorale, cioè il modo con cui voteremo l’anno prossimo alle elezioni politiche. Ma sapete davvero di che si tratta? E, soprattutto: avete capito come funziona? 1 - Alle prossime elezioni voteremo solo il candidato, solo il partito o tutt’e due? 2 - Ci verrà data: una sola scheda, due schede, tre schede? 3 - Eleggeremo: solo la Camera; solo il Senato; la Camera e il Senato; la Camera, il Senato e il Governo. 4 - Il nuovo sistema elettorale prevede: 1. chi vince in un collegio, anche con un solo voto, prende tutti i seggi del collegio; 2. i seggi del collegio si ripartiscono tra i partiti in proporzione ai voti presi. 5 - Nel nuovo sistema elettorale chi non prende un certo numero minimo di voti non vince nessun seggio: vero o falso? 6 - Nel nuovo sistema elettorale si regalano seggi a chi ha preso più voti di tutti: vero o falso? 7 - Nel nuovo sistema elettorale i partiti devono correre da soli col loro simbolo e non sono ammesse le coalizioni: vero o falso? 8 - Nel nuovo sistema elettorale i partiti devono indicare il nome di un leader, che sarà capo del governo: vero o falso? Le risposte al quiz sulle elezioni 1 - Voteremo solo il partito, perché le preferenze, presenti nel vecchio sistema proporzionale, sono state abolite. Perciò sulle schede ci saranno i simboli delle liste e nessun nome di candidato. 2 - Ci verranno date due schede: una per il Senato e una per la Camera (prima erano tre: maggioritario al Senato; maggioritario e proporzionale alla Camera dei deputati). 3 - Eleggeremo solo il Parlamento, cioè la Camera e il Senato. 4 - Il nuovo sistema elettorale viene definito ”proporzionale” perché i seggi si ripartiscono in base ai voti presi. A parte le correzioni di ”sbarramento” e ”premio di maggioranza”. 5 - Vero. la soglia di sbarramento. Alla Camera almeno il dieci per cento per le coalizioni, il quattro per cento per i partiti non coalizzati e il due per cento per i partiti coalizzati. Al Senato le tre percentuali sono: 20 - 8 - 3. 6 - Vero. il premio di maggioranza. Alla Camera, la coalizione vincente riceverà in regalo tanti seggi quanti gliene servono per averne 340. Al Senato, la coalizione vincente riceverà almeno il 55 per cento dei seggi assegnati nella Regione. 7 - Falso. I partiti hanno tutta la convenienza a unirsi in coalizione, dati i vantaggi garantiti alle coalizioni in termini di sbarramento e premio di maggioranza. 8 - Prima delle elezioni i partiti riuniti in una coalizione devono depositare programma e nome del leader.