Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  gennaio 24 Martedì calendario

Gianni Golfara, 28 anni, da Lugo di Romagna, sposata con una Swan che un martedì gli disse di aver passato la sera prima in un certo locale di Bologna davanti al quale però Golfara era passato due anni prima e di cui quindi ricordava perfettamente che il giorno di chiusura era il lunedì

Gianni Golfara, 28 anni, da Lugo di Romagna, sposata con una Swan che un martedì gli disse di aver passato la sera prima in un certo locale di Bologna davanti al quale però Golfara era passato due anni prima e di cui quindi ricordava perfettamente che il giorno di chiusura era il lunedì. Golfara è infatti un "mnemonista", cioè uomo dotato della "memoria breve incalcolabile" ovvero, secondo la definizione che egli stesso ne dà "non mi si riesce umanamente a misurare lo span, l’unità di misura che stabilisce quante informazioni in successione si possono memorizzare". Dice che in un teatro a Roma snocciolò bendato a testa in giù su un piede solo più di duemila nomi di spettatori e 520 carte da gioco in rigoroso ordine d’appello. Virtù che gli discende forse dal padre, unico pilota di linea a volare senza carte geografiche avendo mandato a memoria la mappatura del cielo italiano. Golfari: "Ho scoperto alle elementari che potevo fare cose strane, tipo ricordare 25 pagine di dettato subito. Alle medie riconoscevo gente che avevo visto quindici anni prima e ripronunciavo i loro identici discorsi parola per parola. Al liceo per far colpo sulle ragazze sgranavo migliaia di numeri di telefono letti lì per lì. Oggi non lo rifarei, la gente lascia sempre trapelare un certo imbarazzo quando si accorge che hai qualcosa di diverso".