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 2006  gennaio 24 Martedì calendario

FANTI

FANTI Guido Bologna 25 maggio 1925. Politico. Comunista. Dal 2 aprile 1966 al 29 luglio 1970 sindaco di Bologna • «[...] il papà di Unipol. ”Primavera 1962, io sono alla mia scrivania in via Barberia, la storica sede del partito. Entrano questi cinque amici, giovani cooperatori, comunisti e socialisti, e mi dicono che avrebbero un’idea da sottopormi”. Questa: comperare la compagnia di assicurazione della Lancia, appena rifiutata dalla Fiat, che aveva lo jus primae noctis. sul mercato, si prende con poco. Quello è il primo passo, dicono i cinque, poi si lavora per creare una propria attività bancaria. Il segretario provinciale del Pci non ci sta troppo a pensare: ”Sono d’accordo, fatelo. un buon progetto”. A quei tempi, a Bologna senza il permesso del partito le Coop non compravano neppure gli stuzzicadenti, figurarsi una compagnia di assicurazione destinata a sdoppiarsi in un istituto di credito. La stagione del rinnovamento che avrebbe allentato il rapporto tra mondo cooperativo e i referenti politici, Pci e Psi, doveva ancora cominciare. [...] decise di impegnarsi in politica dopo aver visto il cadavere di Sante Vincenzi, il capo della sua brigata partigiana, torturato e ucciso dai fascisti. Appena entrato nel Pci, andò a lezione di etica da Giuseppe Dozza, lo storico sindaco della Bologna del dopoguerra, ne divenne il successore nel 1966, è stato presidente della Regione Emilia Romagna, deputato e senatore, vicepresidente del Parlamento europeo. [...] ”[...] Prima di diventare sindaco, dal Pci percepivo lo stesso stipendio di un operaio specializzato. Quando venni eletto, il partito mi diede una integrazione, perché il salario da primo cittadino era ancora più basso”. [...]» (Marco Imarisio, ”Corriere della Sera” 21/1/2006).