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 2006  gennaio 23 Lunedì calendario

Abbiamo a lungo guardato i metodi scientifici di C.S.I. ammirando la precisione dei risultati e l’intuizione degli investigatori

Abbiamo a lungo guardato i metodi scientifici di C.S.I. ammirando la precisione dei risultati e l’intuizione degli investigatori. Ma come funziona in Italia la scientifica? Per saperlo basterà guardare UACV, ovvero Unità per l’analisi del crimine violento, un gruppo di specialisti in delitti seriali, omicidi efferati e rapine in ambienti videosorvegliati della polizia che per la prima volta faranno entrare le telecamere nei loro uffici. Per otto puntate su Raitre potremo quindi seguire il lavoro e l’analisi criminale ed investigativa della Polizia di Stato. La trasmissione andrà in onda ogni sabato a partire dal 21 gennaio alle 23.30 circa. Così grazie al programma potremmo vedere quali sono i metodi scientifici. Il racconto sarà poi arricchito da immagini esclusive e documenti originali tratti dagli archivi video dell’Auacv e della Polizia scientifica. Diretta da Carlo Bui, l’Unità di crisi è composta da una squadra di detective e specialisti (fisici, chimici, biologi, psicologi, grafici ed informatici) che ogni giorno si trovano a dover affrontare casi apparentemente impossibili. Grazie a questo programma potremmo vedere come quest’ufficio ha risolto nel passato alcuni casi, conoscere le tecnologie e i metodi di indagine. Il primo passo, naturalmente, è la scena del crimine. Grazie a particolari tecniche di elaborazione digitale i detective analizzano le immagini relative al luogo del reato, e in particolare quelle che riprendono la vittima, le lesioni e i reperti. Tecnologie all’avanguardia come la fotogammetria, la fotografia stereoscopica e la grafica computerizzata consentono la ricostruzione tridimensionale della dinamica del crimine. Partendo dai rilievi planimetrici effettuati, dalle immagini scattate o riprese, dalle perizie medico-legali e balistiche, è possibile arrivare ad una simulazione del delitto, che consente di eliminare progressivamente dal campo delle indagini ogni informazione fuorviante. Si passa poi all’analisi delle informazioni. Allo studio di un caso viene applicata un’originale metodologia basata su modelli matematici e statistici ricavati dall’esperienza italiana e internazionale. Una volta analizzato il luogo del delitto e le informazioni, l’Uacv potrà individuare un profilo del criminale, cioè un modello comportamentale che consenta di caratterizzare il responsabile sconosciuto di un omicidio, di una rapina o di una violenza sessuale. Ma la polizia scientifica non ha solo il compito di individuare, attraverso le tracce, il colpevole di un delitto. Può succedere che vengano chiamati in causa dagli archeologi in difficoltà, come è successo per alcuni reperti di musei italiani. Compito della polizia, in quel caso, è stato risalire alle origini di una mummia, di un vaso, ... Così oggi è in piedi tra la polizia e l’ospedale ”Le Molinette” di Torino un progetto per ricostruire virtualmente il volto di chi si nasconde dietro le centinaie di bende che avvolgono appunto le mummie, anche se i corpi risalgono a migliaia di anni fa.