ONDA TV n.3 dal 14 al 20 Gennaio 2006, 23 gennaio 2006
Dal 27 gennaio torna nelle città italiane il camper di Stranamore. La novità però è che non sarà più un camper
Dal 27 gennaio torna nelle città italiane il camper di Stranamore. La novità però è che non sarà più un camper. Ce lo ha confidato Emanuela Folliero, la nuova conduttrice che, raccogliendo il testimone di Alberto Castagna, per dieci puntate si metterà al servizio del dio Amore e lo aiuterà a scoccare le sue frecce. Allora il camper non c’è più? «Esattamente. è stato sostituito dallo ”Stranamore express”, una macchina monovolume che andrà in giro per l’Italia con lo scopo di risolvere le storie meno complicate. In quei casi, anziché aspettare la tradizionale apertura della porta come avviene in studio quando l’amato accetta di intervenire in trasmissione, si aprirà il portellone dell’automobile. Ma a parte questo saranno sempre tre gli ingredienti del programma: le storie d’amore, la porta che si apre per far entrare i protagonisti, il divano che è lo scenario dei racconti». Chi ci sarà nello Stranamore express? «Sarà una sorpresa. La decisione è stata presa negli ultimi giorni». Può assicurare che tutte le storie saranno vere? «Posso giurarlo davanti a qualsiasi tribunale. Ma anche l’anno scorso, quando ho affiancato Alberto Castagna, erano tutte vicende vere. Credo che siano finiti i tempi delle storie false, perché è facile verificare. A me è capitato di stare cinque ore in un parcheggio ad aspettare una persona che non sapeva nulla. Certe cose non accadrebbero se le storie non fossero vere. Un sacco di volte capita che uno ti racconti la sua versione e poi magari scopri che picchia la moglie, o cose così. E lì è tutta fatica buttata». Come vi accorgete se qualcuno bara? «Prima la redazione fa un controllo telefonico e poi le troupe vanno sul luogo, per vedere di persona. Possono esserci dei casi in cui c’è di mezzo la giustizia e noi non lo sappiamo. è una tutela anche per noi». Ha lavorato con Castagna, andavate d’accordo? «Sì, da subito. Quando l’anno scorso l’ho affiancato in studio, come conduttore poteva anche essere infastidito dalla mia presenza. Invece mi voleva dare più spazio». Quale qualità si deve avere per condurre Stranamore? «In certi casi si deve saper improvvisare. Conosci la storia, ma le reazioni umane possono essere diversissime. Vai a casa di uno, gli punti un faro in faccia, un microfono sotto il naso... Può capitare la porta in faccia». Lei non si imbarazza a intrufolarsi così? «Molto. Se lo facessero a me, gli chiuderei la porta in faccia, appunto». Quindi lei non si rivolgerebbe mai a Stranamore... «Oggi, dopo quindici anni che faccio televisione, certamente no. Però chissà tanto tempo fa... Penso che non sia male affidare la propria storia d’amore a una trasmissione che è lì proprio per aiutarti. Non ti puoi fidare del fidanzato che ti ha messo le corna, ma di Stranamore ti puoi fidare». Sicuramente arrivano tante richieste in redazione... «Andiamo a prendere le storie più forti, non i fidanzatini che litigano. Si scelgono i casi più difficili». Ha mai ricevuto dichiarazioni alla Stranamore? «Sì, ma con me non funzionano. O meglio, quando mi è capitato di riceverne mi hanno sempre fatto insospettire, come se ci fosse un conto da pagare alla fine. Alla fine con me questi gesti hanno l’effetto contrario». Quindi non si emozionerà più di tanto... «Invece sicuramente piangerò. Non si può restare insensibili di fronte alle storie d’amore che finiscono male. Io mi appassiono anche nella vita di tutti i giorni, quando ascolto i miei amici». Che cosa ha fatto a Capodanno? «Dopo sei anni che non sciavo sono andata a Saint Moritz. Come prima cosa ho subito scoperto che non potevo più mettere la mia tuta da sci, perché ormai era fuori moda. Con una mia amica abbiamo preso un maestro di sci. Ho evitato discoteche e locali: andavamo sulle piste la mattina alle undici, tornavamo di pomeriggio distrutti. Abbiamo festeggiato l’arrivo del 2006 in casa, in otto amici: scarpe comode e cena preparata da noi, anzi da loro». Non sa cucinare? «Come no, dicono che la mia parmigiana e le mie lasagne siano molto buone». Albero o presepe «Entrambi. Per me quattro sono le cose irrinunciabili nella vita: l’albero di Natale, il presepe, la calza della Befana e l’uovo di Pasqua. Guai a chi me li toglie». Calendari in vista «Noo. Mi sono messa in vetrina un po’, però basta così». Cosa farà prima di entrare in studio per Stranamore? «Un bel respiro, e poi via».