Il sole 24 Ore 08/01/2006, pag.29 Giuseppe Scaraffia, 8 gennaio 2006
Lo scandalo non è nei dettagli. Il Sole 24 Ore 8 gennaio 2006. A Léon Laurent-Pichat, Parigi, domenica 7 dicembre 1856
Lo scandalo non è nei dettagli. Il Sole 24 Ore 8 gennaio 2006. A Léon Laurent-Pichat, Parigi, domenica 7 dicembre 1856. Caro Amico, [...] Non è al poeta Laurent-Pichat che parlo, ma alla Revue, un essere astratto di cui siete l’interprete. Dunque, ecco quel che ho da rispondere alla Revue de Paris: 1° Ha tenuto per tre mesi il manoscritto di Madame Bovary e, prima di stamparne una riga, doveva sapere cosa pensare della suddetta opera. Poteva prendere o lasciare. Ha preso, tanto peggio per lei. 2° una volta concluso e accettato l’affare, ho acconsentito alla soppressione di un passaggio molto importante, secondo me, perché la Revue affermava che era pericoloso per lei. L’ho fatto di buon grado, ma non vi nascondo (qui è al mio amico Pichat che parlo) che quel giorno ho amaramente rimpianto di avere avuto l’idea di pubblicare. Diciamo tutto quel che pensiamo o tacciamo. 3° Trovo che ho già fatto molto e la Revue trova che devo fare ancora di più. Ora io non farò niente, non una correzione, un taglio, una virgola di meno, niente, niente!...Ma se la Revue de Paris trova che la comprometto, se ha paura, c’è una cosa semplicissima, basta solo smettere con Madame Bovary. Io me ne infischio nel modo più assoluto. Adesso che ho finito di parlare alla Revue, mi permetterò, amico, quest’osservazione: Togliendo la scena della carrozza, non avete tolto niente di quello che scandalizza, e togliendo, nel sesto numero, quello che mi chiedete, non toglierete ancora nulla. Voi vi ostinate su dei dettagli, bisogna guardare all’essenziale. L’elemento brutale è al fondo e non alla superficie. Non si fanno diventare bianchi i negri e non si cambia il sangue di un libro. Si può solo impoverirlo. Tutto qui. Ovviamente se litigo con la Revue de Paris, resto lo stesso amico dei suoi redattori. So fare, nella letteratura, la parte dell’amministratore. Il vostro Giuseppe Scaraffia