La Stampa 16/01/2006, Armando Caruso, 16 gennaio 2006
Lei ha già diretto la Manon Lescaut. Questa esperienza le suggerisce nuove riflessioni? «Due principalmente
Lei ha già diretto la Manon Lescaut. Questa esperienza le suggerisce nuove riflessioni? «Due principalmente. L’aspetto sinfonico è esplosivo, funambolico, l’orchestrazione è grandiosa, intrigante. Puccini è il pittore delle armonie, un impressionista che intesse di grandi arie la storia musicale. Il versante cameristico è raffinatissimo. Puccini tratta l’orchestra come fosse un quartetto denso di colori, di eleganza, di charme, a cui, appunto, aggiunge improvvisi slanci passionali». Le donne e Puccini: non sono state le note dolenti della sua vita? «Il mio dubbio è che Puccini si facesse prendere da una sorta di rivalsa nei confronti delle donne, che volesse mettere a nudo la loro presunta fragilità. Dal punto di vista drammaturgico le ha sicuramente maltrattate».