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 2006  gennaio 20 Venerdì calendario

Lomax Alan

• Nato a Austin (Stati Uniti) il 31 gennaio 1915, morto a Saratosa (Stati Uniti) il 19 luglio 2002. Musicologo. «Un signore leggendario che per tutta la vita non ha fatto altro che raccogliere i pezzi degli altri e che Dylan definì ”un missionario”. Ha raccolto, registrato, archiviato la storia della musica folk e blues americana. Ma non era solo un collezionista. Era anche un musicologo, un autore, un deejay, un cantante, un fotografo, un talent scout, un cineasta, un produttore. Fece tutto quello che ritenne di volta in volta necessario per non far sparire la musica dei poveri, dei lavoratori, la musica del sudore, con la sua rabbia congenita, che arrivava alla fine di una giornata fra i campi di cotone, che rendeva meno dolorose le notti dei carcerati (’le performance dei detenuti hanno la dinamite dentro, nelle loro canzoni c´è più calore emotivo, più forza e più nobiltà di quanto si può trovarne in Beethoven o in Bach”), e allietava quelle un po’ più libere dei cowboy davanti al fuoco. La storia gli ha dato ragione. Se non ci fosse stato lui forse Leadbelly, leggenda del blues, sarebbe rimasto soltanto uno dei tanti ospiti del penitenziario di Angola, in Louisiana. Forse il signor McKinley Morganfield non avrebbe mai deciso di ribattezzarsi Muddy Waters e di cambiare la storia del blues elettrico. E forse le ballate della Grande Depressione cantate da Woody Guthrie non sarebbero mai venute alla luce, mai un disco le avrebbe raccolte e diffuse, e mai la coscienza americana si sarebbe impossessata, irrobustendosi, della forza di tutti i Tom Joad della musica che andava a stanare girando il paese con un registratore primordiale del peso di 500 libbre. Già alla fine degli anni Trenta aveva inciso sui 78 giri più di tremila canzoni. Se fosse rimasta orale questa protesta sarebbe volata via col vento e un giorno ce ne saremmo dimenticati. I suoi sforzi l’hanno resa concreta. Da quando è stato possibile riprodurla, un disco dopo l’altro, fino ai cento cd della Alan Lomax Collection pubblicati dalla Rounder Records nel 1997, abbiamo cominciato a toccarla con mano. Nel 1948 sostenne la campagna presidenziale del democratico Wallace insieme a Pete Seeger. Con le liste nere di McCarthy fu costretto ad espatriare e visse in Inghilterra per sette anni, andandosi a cercare il ”suo” folk in Spagna e in Italia. Nel 1965 si prese a pugni col manager di Dylan, Albert Grossman perché aveva trovato aberrante la svolta elettrica dell’artista. Era un sanguigno. La musica ha continuato a celebrarlo e a considerarlo indispensabile. Moby ha campionato un suo frammento nel cd Play dicendo: ”Quelle registrazioni di voci a cappella mi sembrarono straordinariamente moderne”. Del ’25, ma moderne» (Enrico Sisti, ”la Repubblica” 21/7/2002).