19 gennaio 2006
Xiangbi Zhang, di anni 26. Cinese, sposata a un connazionale, madre di un bambino di anni 4, incinta di tre mesi, faceva l’operaia tessile in una fabbrica di Terzigno (Napoli) dove abitava con la famiglia
Xiangbi Zhang, di anni 26. Cinese, sposata a un connazionale, madre di un bambino di anni 4, incinta di tre mesi, faceva l’operaia tessile in una fabbrica di Terzigno (Napoli) dove abitava con la famiglia. L’altra domenica uscì al mattino per portare a riparare la sua Toyota Yaris nell’autofficina di un S. Fiore, di anni 27. Costui provò a violentarla, la picchiò perché resisteva, la sgozzò per non sentirne più le urla, ne gettò il cadavere nudo in un pozzo per la raccolta delle acque piovane poco distante e bruciò l’auto. Allarmato dal ritardo, il fratello vetiduenne denunciò la sua scomparsa alla polizia. Il meccanico, che s’era fatto curare le bruciature sulle mani in ospedale, fu acciuffato qualche ora dopo. La mattina di domenica 12 dicembre, a Terzigno, 40 chilometri da Napoli ai piedi del Vesuvio.