Il Sole 24 Ore 14/01/2006, pag.13, 14 gennaio 2006
Il potere d’acquisto? Si misura con il Big Mac. Il Sole 24 Ore 14/01/2006. l’orgoglio della McDonald, e il suo disonore, secondo i critici
Il potere d’acquisto? Si misura con il Big Mac. Il Sole 24 Ore 14/01/2006. l’orgoglio della McDonald, e il suo disonore, secondo i critici. Il Big Mag è uguale dappertutto: ha lo stesso sapore e ha gli stessi ingredienti. The Economist, il prestigioso settimanale britannico, lo usa allora da tempo come bene-simbolo per valutare il potere d’acquisto, quindi i cambi "veri" tra le monete del mondo. Non è un gioco: è un’applicazione in tono minore della teoria della parità del potere d’acquisto, una delle tante che non riescono a spiegare l’andamento dei mercati valutari. Offre però almeno un termine di paragone e, più di una volta, è riuscita a dare qualche indicazione seria sull’andamento futuro dei cambi. Il Big Mac costa degli Usa, in media, 3,15 dollari, ma in Cina ne occorrono soltanto 1,30 per acquistarlo: lo yuan, quindi, è (sarebbe) sottovalutato del 59 per cento. In Eurolandia lo stesso panino viene pagato 3,51 dollari: l’euro, allora, è sopravvalutato dell’11 per cento: 1,07 per un dollaro è, secondo questa teoria, il prezzo giusto. Insieme alla valuta Uem, solo il franco svizzero, la corona danese, quella svedese e la sterlina di Londra hanno un valore superiore al dovuto.