Altiero Scicchitano, La Stampa 7/1/2006, 7 gennaio 2006
"Per Balzac un corpo è composto da una serie di spettri a strati infinitamente sovrapposti, fogliacei
"Per Balzac un corpo è composto da una serie di spettri a strati infinitamente sovrapposti, fogliacei. Siccome l’uomo non può mai creare - ossia da un’apparizione, dall’impalpabile costituire una cosa solida, o dal ’nulla’ fare una ’cosa’ - l’operazione fotografica sorprende, stacca e trattiene, applicandoselo, uno strato del corpo. Onde, per il corpo suddetto, perdita evidente di uno dei suoi spettri, vale a dire di una parte della sua essenza costitutiva" (Nadar citato da Jean-Louis Leutrat, "Vie de fantômes - Le fantastique au cinéma"