Andrea Elefante, ཿLa Gazzetta dello Sport 18/1/2006;, 18 gennaio 2006
«Quando ero un ragazzo, il calcio era l’unico pensiero che avevo: non mi interessava fare altro. Poi, con il tempo, capisci che questo lavoro ha un inizio e una fine, e al massimo puoi arrivare a giocare fino a 40 anni come Sensini, e non credo neanche sarà il mio caso
«Quando ero un ragazzo, il calcio era l’unico pensiero che avevo: non mi interessava fare altro. Poi, con il tempo, capisci che questo lavoro ha un inizio e una fine, e al massimo puoi arrivare a giocare fino a 40 anni come Sensini, e non credo neanche sarà il mio caso. E poi ogni giorno c’è un esame e ti rendi conto che non puoi farcela sempre da solo: è indispensabile il sostegno della famiglia» (Cruz).