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 2006  gennaio 17 Martedì calendario

Se guardi la Lecciso sei uno snob, se la critichi sei una tappa rifatta. Mimun. «Chiamerei Enrico Mentana

Se guardi la Lecciso sei uno snob, se la critichi sei una tappa rifatta. Mimun. «Chiamerei Enrico Mentana. Ora il Tg1 è imbattibile. Con lui diventerebbe invincibile. E, a dirla tutta, se Lamberto Sposini fosse su piazza prenderei anche lui» (Clemente J. Mimun, direttore del Tg1) (Denise Pardo, ”L’espresso” 16/12/2004). Mentana. «Mimun mi vuole al Tg1? Perché, si vuole dimettere?» (Enrico Mentana) (’la Repubblica” 10/12/2004). Riposo. «Li abbiamo sistemati tutti, adesso ci possiamo riposare...» ( Paola Pascolini, sceneggiatrice di ”Un medico in famiglia”, al termine dell’ultima puntata) (Andrea Guermandi, ”l’Unità” 4/12/2004). Pensione. «Carmen Di Pietro avrà pure la quinta elementare, ma quando dice che non sposa il compagno per non rinunciare alla pensione di Sandro Paternostro, la trovo divina» (Alfonso Signorini) (Silvia Bombino, ”Vanity Fair” 9/12/2004). Passione. Patty del ”Grande fratello” ne vorrebbe trovare una sotto l’albero: «Magari fosse con Costantino, è il mio sogno» (Claudia Alì, ”Il Messaggero” 6/12/2004). Burro. Jonathan Kashanian, vincitore del ”Grande fratello”, va sempre in giro con un borsello da uomo anni 80. Dentro ci porta «fazzoletti, dentifricio, spazzolino e il burro di cacao, che non deve mancare mai» (Claudia Alì, ”Il Messaggero” 6/12/2004). Barocco. «Un uomo barocco a cui piace vivere tra il bianco e il nero con in mezzo un po’ di rosso» (cosa dice di sé Jonathan) (’Gente” 16/12/2004). Peggio. «Io non sono bella, sono peggio» (Magda Gomes, soubrette di Markette) (Sabrina Bonalumi, ”Gente” 16/12/2004). Meteorina. Partendo dal concetto che «non condividiamo il paradigma secondo cui una Letterina debba per forza essere scema», Isabella Angius, figlia di Gavino, capogruppo dei Ds al Senato, sul ”Riformista” di mercoledì 1° dicembre ha scritto: «Ilary Blasi è cresciuta. E a ”Cd live” su Raidue dà prova di spigliatezza ed efficacia, senza mai essere banale, volgare o troppo ammiccante. La letterina è cresciuta e per favore non chiamiamola Meteorina» (P.S., ”Panorama” 16/12/2004). Controllo. «Celentano non sopporta neppure il controllo di se stesso su se stesso» (Michele Serra) (Fulvio Abbate, ”l’Unità” 6/12/2004). Genio. «Jonathan è un genio rispetto ai morti di fama dell’isola», ha notato Aldo Grasso (Matteo Bandiera, ”Corriere della Sera magazine” 9/12/2004). Salesiani. Don Mazzi paragona l’esperienza solitaria di Sergio Muniz (trionfatore sull’’Isola dei famosi”) al mese ignaziano dei salesiani: «Questi preti stanno un mese in completa solitudine e in rigoroso silenzio: è una scuola di sopravvivenza» (Raffaella Case, ”Gente” 16/12/2004). Sposalizi. Alessandro Cecchi Paone vorrebbe «organizzare in ”Cronache marziane” una serie di sposalizi simbolici fra bei ragazzi o uomini che si vogliono bene» (Claudio Sabelli Fioretti, ”Corriere della Sera magazine” 9/12/2004). Bisticci. «La gente è stufa dei battibecchi da pollaio. In un contenitore come ”Omnibus” riproporre l’ennesima lite tra Piero Fassino e Ignazio La Russa non sarebbe originale. A quel punto è meglio vedere Aida strapparsi i capelli con la Elia sull’’Isola dei famosi”. Almeno quella è una novità. Da noi non si litiga; riusciamo a intrattenere e a informare senza ricorrere al mezzuccio dei bisticci, riscoprendo il valore della parola» (Antonello Piroso, conduttore di ”Omnibus”) (Alfonso Signorini, ”Panorama” 16/12/2004). Confessionale. Secondo Chiambretti «le sorelle Lecciso sono un ”Grande fratello” senza casa. Sono nominate da Al Bano almeno due volte alla settimana, il loro confessionale sono i giornalisti» (Alfonso Signorini, ”Panorama” 16/12/2004). Snob. «La tv delle Lecciso non piace al pubblico, che se avesse più soldi si abbonerebbe ai canali a pagamento. Piace solo agli snob che la guardano e a quelli che la fanno» (Massimo Gramellini, ”La Stampa” 4/12/2004). Gasparri. «Non ce l’ho con lei, anzi. Mi pare simpatica. E pure molto bona» (il ministro Maurizio Gasparri a proposito della Lecciso) (L.T., ”Vanity Fair” 9/12/2004). Budini. «Esibendosi in coppia le sorelle Lecciso diventano ipnotiche, selvagge, budini di campagna rifatti dal chirurgo, ricordano certe donne che si truccano come i travestiti, le finte femmes fatales che piacciono ai finti camionisti, labbrone costruito come una cattedrale, e pasta asciutta sui fianchi» (Francesco Merlo, ”la Repubblica” 8/12/2004). Signorine. Klaus Davi, massmediologo, era presente alla puntata di ”Porta a porta” con le gemelle Lecciso: «Devo ammettere che le signorine ci hanno azzittiti. Tutti quanti. Normale. Quando la cultura popolare è autoconsapevole è più forte di quella elitaria» (Valeria Braghieri, ”Libero” 9/12/2004). Perché. «Chi è Klaus Davi? Svizzero, 37 anni, è quel würstel coi capelli unti, gli occhialini tondi, l’abitino di carta stagnola la vocina bianca che ride sempre senza spiegare né sapere perché. Si presenta come ”massmediologo”» (Marco Travaglio, ”l’Unità” 8/12/2004). Tappette. «Ma allora, si chiederà il nostro candido lettore, perché ce l’hanno tutti con la Lecciso? La risposta è nel titolo di una scrittrice inglese: Invidia. Invidia delle tappette da microfono per una che è alta un metro e settantacinque. Invidia di quelle che hanno il naso rifatto verso una che aveva il profilo giusto fin dalla culla; senza parlare di quegli occhi Lindt, cioccolato al latte, che fanno intravedere i paradisi proibiti del Kamasutra» (Nantas Salvalaggio, ”Libero” 8/12/2004). Quattro milioni. «Non credo che in Italia ci siano quattro milioni di imbecilli, perciò bisogna capire meglio le ragioni che hanno portato al successo di questo fenomeno» (Pierluigi Bersani, responsabile economico dei Ds, a proposito delle Lecciso) (Fulvio Abbate, ”l’Unità” 8/12/2004) Pianti. «La vita non è un reality show. Qui si piange davvero, si soffre davvero...» (Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano) (’l’Unità” 9/12/2004).