17 gennaio 2006
Giorgio Jessica, di anni 30. Trentina, disoccupata, era tornata a vivere assieme al fratello in un paesino della Val di Fiemme dopo la sepazione da un Cannavacciuolo Pietro, di anni 33, originario di Torre del Greco (Napoli), pizzaiolo, dal quale aveva avuto un figlio di anni 11 e un amore appassionato completo di botte e denuncie
Giorgio Jessica, di anni 30. Trentina, disoccupata, era tornata a vivere assieme al fratello in un paesino della Val di Fiemme dopo la sepazione da un Cannavacciuolo Pietro, di anni 33, originario di Torre del Greco (Napoli), pizzaiolo, dal quale aveva avuto un figlio di anni 11 e un amore appassionato completo di botte e denuncie. Da qualche giorno la Giorgio era tutta contenta d’aver trovato un lavoro stabile, e pensava solo a riprendersi quel ragazzino che il tribunale aveva affidato al padre perché lei non lo poteva mantenere. Mercoledì scorso si preparò a incontrare l’ex consorte per dargli la buona notizia, ma quello non ne fu affatto contento. Mai rassegnato a perdere la sua donna, aveva voluto vederla per convincerla a rimettere insieme la famiglia, s’irritò davanti all’ostinazione di lei che invece non voleva saperne e continuò ad affondare una lama di coltello nel suo corpo per lasciarla a terra stramazzata e andare a costituirsi. La sera di mercoledì 8 dicembre, a Predazzo, in provincia di Trento.