17 gennaio 2006
Una tunisina, di anni 33. Umbra d’adozione, sposata, una figlia undicenne, faceva la barista in un caffè del centro di Terni dove viveva col marito, un connazionale di anni 38, impiegato in un ristorante
Una tunisina, di anni 33. Umbra d’adozione, sposata, una figlia undicenne, faceva la barista in un caffè del centro di Terni dove viveva col marito, un connazionale di anni 38, impiegato in un ristorante. Lunedì scorso, beatamente addormentata nel lettone matrimoniale, ebbe appena il tempo di sentire il consorte rientrare che quello la raggiunse come una furia, coltello in mano, per affettarla nel suo letto. Forse s’era messo in testa che lei l’avesse tradito. Subito dopo scese al tabaccaio per comprare 30 stecche di sigarette spiegando che sarebbe finito in carcere e portò in ospedale la ragazzina, ferita nel tentativo di difendere la mamma. Intorno all’una di martedì 30 dicembre in un appartamento di via Sicilia, quartiere Borgo Bovio, periferia di Terni.