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 2006  gennaio 17 Martedì calendario

Sellitto Nausicaa, di anni 4. Torinese, bionda, allegra, chiacchierona, abitava a Volpiano assieme ai genitori: il padre Giampaolo, di anni 40, impiegato alla Camera di Commercio, una passione per i modellini d’aereo in legno di balsa premiati a mostre e concorsi, e la madre Sansone Rosa, di anni 39, impiegata, minuta, sensibile, da circa tre anni assillata dalla depressione

Sellitto Nausicaa, di anni 4. Torinese, bionda, allegra, chiacchierona, abitava a Volpiano assieme ai genitori: il padre Giampaolo, di anni 40, impiegato alla Camera di Commercio, una passione per i modellini d’aereo in legno di balsa premiati a mostre e concorsi, e la madre Sansone Rosa, di anni 39, impiegata, minuta, sensibile, da circa tre anni assillata dalla depressione. Nausicaa sempre coccolata e circondata di mille premure (già pronto il suo regalo di Natale: «Tanti peluche, in attesa di un gattino o un cane»), non s’era accorta che i genitori non andavano più d’accordo. Lui era pieno d’entusiami, lei pensava solo al suo male oscuro. Mercoledì scorso, salutò il papà che di solito la portava all’asilo e si preparò ad andare con la mamma ch’era in ferie per lo sciopero dei mezzi. Mentre finivano di far colazione in cucina la vide avvicinarsi con un coltello e in pochi minuti fu a terra dissanguata con la gola sgozzata e quattro tagli sul petto. Accanto s’accasciò la Sansone che tentò senza successo di suicidarsi con lo stesso coltello a seghetta. Tornato per il pranzo, il consorte trovò le due abbracciate sul pavimento, flaconcini di Serenase sparpagliati sul tavolo. Intorno alle 9 di mercoledì 1 dicembre, al secondo piano di via Trento 97, a Volpiano, 5.000 abitanti, periferia nord di Torino.