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 2006  gennaio 17 Martedì calendario

C. Stefano, di anni 16. Lombardo, studente, abitava con la famiglia in un appartamento di via Bramante a Milano

C. Stefano, di anni 16. Lombardo, studente, abitava con la famiglia in un appartamento di via Bramante a Milano. Lunedì pomeriggio restò chiuso in bagno e, dopo aver aspettato invano un paio d’ore che arrivasse qualcuno, forzò la serratura per liberarsi. Quando la mamma tornò dal lavoro s’arrabbiò e prese a sgridarlo per via di quel danno che aveva fatto alla porta. Lui ne fu offeso, uscì di casa, camminò per circa un chilometro verso il centro, entrò in un edificio a caso, discusse col portiere per aver accesso all’ascensore, salì all’ultimo piano, s’intrufolò dentro un ufficio e saltò dall’unica finestra priva di blocco per spiaccicarsi sul terrazzo del quarto piano. Sotto il di lui cadavere uno zainetto contenente una tessera d’autobus e l’abbonamento a una palestra. Nel pomeriggio di lunedì 22 novembre, al 27esimo piano di un palazzo marrone, in piazza della Repubblica 32, al centro di Milano. casualità Renzetti Simone, di anni 29. Romano, da qualche mese aveva lasciato la casa dei genitori al Tuscolano per andarsene a vivere con la fidanzata a Centocelle. Tr e venerdì fa volle tornare nel suo vecchio quartiere per passare una serata con gli amici. Uscì tutto contento dal ristorante, salì sul suo scooter 150 e s’andò a schiantare contro una Polo giudata da un tizio di anni 43 disabile, che accompagnava il prete a casa (non si sa chi dei due passò col rosso). Fu soccorso da un vigile che si trovava nelle vicinanze, un Renzetti Ulisse di anni 59, sposato, padre di due figli, uno dei quali riconobbe nel ragazzo in strada col cranio fracassato. Intorno alla mezzanotte di venerdì 12 novembre, all’incrocio tra via Calpurnio Fiamma e via Tarquinio Collatino, quartiere Tuscolano, a Roma.