17 gennaio 2006
Verde Gelsomina, di anni 22. Napoletana, bella ragazza, capelli rossi, allegra, abitava con i genitori, il fratello e la nonna in una delle case popolari di San Pietro a Patierno, landa di cemento tra Secondigliano e Scampia, a Napoli
Verde Gelsomina, di anni 22. Napoletana, bella ragazza, capelli rossi, allegra, abitava con i genitori, il fratello e la nonna in una delle case popolari di San Pietro a Patierno, landa di cemento tra Secondigliano e Scampia, a Napoli. Un diploma, ma ancora nessun lavoro, faceva volontoriato e insegnava gratuitamente musica ai bambini poveri del quartiere. Negli ultimi tempi aveva preso a far l’amore con un Notturno Vincenzo, coetaneo, secessionista del clan Di Lauro, in guerra con tale Cosimo, figlio venticinquenne del boss ”Ciruzzo o’ milionario”. Domenica scorsa uscì con la Fiat Seicento del papà per raggiungere un’amica e organizzare il pranzo natalizio per i disabili assieme ai ragazzi della parrocchia. Sulla via del ritorno incontrò dei tizi sconosciuti che l’assalirono per trascinarla con la sua stessa auto in un viottolo di campagna. Il fidanzato scomparso da qualche giorno, forse cercarono di saper da lei dove si nascondesse, la picchiarono, le bucarono la testa con tre colpi di pistola alla nuca e conclusero con un bel falò. Il corpo carbonizzato fu ritrovato durante la notte. La sera di domenica 21 novembre a Secondigliano, Napoli.