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 2006  gennaio 17 Martedì calendario

Gelsomina Mancusa, di anni 49, funzionario presso la Direzione dell’Ufficio tributi, uccisa a coltellate mentre dormiva dal marito Claudio Pesci, di anni 51, macchinista delle Ferrovie dello Stato

Gelsomina Mancusa, di anni 49, funzionario presso la Direzione dell’Ufficio tributi, uccisa a coltellate mentre dormiva dal marito Claudio Pesci, di anni 51, macchinista delle Ferrovie dello Stato. Costui, ricevuta la bolletta del telefono con il tabulato delle telefonate, aveva visto un certo numero di un collega e s’era convinto che vi fosse sotto una relazione con la moglie. Era dunque andato a dormire nascondendo un grosso coltello sotto il cuscino. Alle 2 e 15 del mattino s’era alzato e aveva cominciato a scrivere il testamento: «Io sottoscritto, nato a Castellucchio in provincia di Mantova...». Subito dopo le 6 aveva chiuso a chiave la stanza dove dormivano la figlia Emanuela, di anni 20, e il fidanzato suo Francesco Gallino, stessa età. Aveva quindi portato giù il cane e lo aveva chiuso nella macchina in garage. Era tornato su, era entrato in camera da letto, aveva sfilato il coltello da sotto il cuscino e con quello aveva preso a dar colpi alla moglie, prima parecchi alla gola e poi parecchi al petto. La figlia Emanuela ha testimoniato d’aver udito, alle 6.30, due grida «distinte, disumane, fortissime». Trovata la porta chiusa da fuori, il fidanzato Francesco la sfondò a calci e spallate e i due ragazzi si precipitarono poi nella camera dei genitori, dove - dissero poi - regnava un silenzio irreale. L’assassino disse piano: «Ho ucciso la mamma». Il fidanzato della figlia gli tolse il coltello di mano, cosa che il padre si lasciò fare docilmente. Vennero poi chiamate un’ambulanza e la polizia. La figlia disse che Claudio cadeva a volte in depressione tremende, ed era in cura. Ma adesso pareva tranquillo e anche affettuoso e quando la mamma, l’altro giorno, gli aveva chiesto di massaggiarle i piedi, lui subito s’era dato da fare per farla contenta. In Castelletto (Genova), via Tavella 13. Mercoledì 11 gennaio, ore 6.30 del mattino.