ཿLa Stampa 17/1/2006;, 17 gennaio 2006
«Fabio non è perfezionista, però ci sono alcune cose che lo mandano in bestia. Il giocatore che perde il pallone e non rientra immediatamente, lasciando in difficoltà i compagni, quello che disattente le indicazioni
«Fabio non è perfezionista, però ci sono alcune cose che lo mandano in bestia. Il giocatore che perde il pallone e non rientra immediatamente, lasciando in difficoltà i compagni, quello che disattente le indicazioni. Lui pretende la massima applicazione. Capita che i ragazzi abbiano una reazione negativa quando vengono ripresi, più o meno plateale, ma lui capisce. Non è un tipo rancoroso o vendicativo. Ha questo modo di porsi, molto autoritario, anche con noi dello staff. Dopo un po’ ti abitui. Quando si lavora non dobbiamo pensare ad altro, questo ci dice sempre» (Giancarlo Corradini, vice di Capello).