il manifesto, 19/11/2004, 19 novembre 2004
I pestoni antidemocratici dell’energumeno del Cav., il manifesto, 19/11/2004 In termini calcistici si chiamerebbe un fallo intenzionale
I pestoni antidemocratici dell’energumeno del Cav., il manifesto, 19/11/2004 In termini calcistici si chiamerebbe un fallo intenzionale. E anche se la cronaca parlamentare - dicono i vecchi del mestiere - non è esente da rischi di vario genere, finire al pronto soccorso per strappare una dichiarazione al presidente del Consiglio non è certo evento che capiti tutti i giorni. è successo la scorsa notte a una giornalista dell’agenzia ”Dire”, finita inspiegabilmente nel mirino della scorta di Berlusconi all’ingresso di Montecitorio: colpita al piede dai gorilla addetti alla sicurezza ne avrà per tre giorni. Quando il premier arriva alla Camera per il vertice con Pier Ferdinando Casini ad attenderlo c’è il solito nugolo di cronisti. Meno del solito, in verità, il clima non è affatto teso, del resto l’ora è tarda, le redazioni sono già a pieni giri e cercare di carpire l’umore del Cavaliere ci saranno stati al massimo venti giornalisti, non certo la folla delle grandi occasioni. ”Armata” di penna e taccuino, Donatella Antonioli, redattrice dell’agenzia ”Dire”, si avvicina insieme agli altri a Berlusconi. Ma improvvisamente un energumeno dotato di auricolare - forse il caposcorta - le sferra intenzionalmente e senza motivo un calcio al piede e inizia a farsi largo con metodi rudi tra la piccola folla, non certo minacciosa. Colpita dal gorilla la cronista si fa da parte, e zoppicando cerca di entrare a Montecitorio per farsi medicare. A quel punto, il secondo atto: lo stesso addetto ai servizi di sicurezza le si para davanti bloccandola con gesti plateali e ancora una volta in modo del tutto ingiustificato. La scorta infatti non può impedirle di entrare a Montecitorio, visto che Antonioli è una cronista parlamentare e ha pieno diritto di entrare alla Camera per svolgere il suo lavoro. Dopo un rude scambio di battute finalmente la giornalista arriva al pronto soccorso della Camera dove le prescrivono tre giorni di riposo assoluto. I pochi colleghi protestano e la stessa giornalista segnala l’incidente al portavoce del presidente del Consiglio, Paolo Bonaiuti, che si dice dispiaciuto ma non sembra interessarsi granché alla questione. Invece dovrebbe, perché come segnala l’associazione stampa parlamentare non è la prima volta che la scorta del Cavaliere aggredisce i giornalisti che per mestiere sono costretti a seguirlo in ogni dove. Un incidente analogo è capitato pochi giorni fa a Nicola Corda, redattore della radio ”Area”. L’associazione ieri è tornata a protestare «energicamente» per «i metodi spicci di alcuni uomini delle scorte, che si traducono non solo in offese alla dignità della persona, ma in evidenti attacchi alla libertà del giornalista». L’associazione ha poi chiesto esplicitamente l’allontanamento degli addetti violenti da un incarico così importante come la sicurezza del presidente del Consiglio.