13 gennaio 2006
Demetrio Francesco, di anni 67. Calabrese, vedovo, padre di due figli, faceva l’insegnante di educazione fisica in un liceo scientifico a Bagnaro Calabro (Reggio Calabria), dove viveva assieme al pargolo maschio, un Pietro, di anni 32, studente di economia e commercio
Demetrio Francesco, di anni 67. Calabrese, vedovo, padre di due figli, faceva l’insegnante di educazione fisica in un liceo scientifico a Bagnaro Calabro (Reggio Calabria), dove viveva assieme al pargolo maschio, un Pietro, di anni 32, studente di economia e commercio. Costui, dopo la morte della mamma in aprile, soffriva di tristezza e s’era lasciato andare alla depressione. Il papà non sopportava proprio quella mollezza e cercava in ogni modo di pungolarlo a reagire. Quando due domeniche fa se lo vide arrivare dicendo che voleva abbadonare l’università, s’infuriò, provò a fargli cambiare idea, poi disse che in tal caso lui se ne sarebbe andato di casa lasciandolo al suo destino. Il Pietro, preso dal panico, uscì nel cortile, prese il fucile da caccia calibro 12 del genitore, pensò di suicidarsi ma non ne ebbe il coraggio e sparò due colpi in direzione della cucina squarciando la schiena del padre ch’era seduto a guardare la televisione. Quindi telefonò alla sorella per raccontarle l’accaduto. La sera di domenica 14 novembre a Bagnaro Calabro (Reggio Calabria).