12 gennaio 2006
Sgobba Francesco, di anni 78. Originario di Ginosa (Taranto), pensionato, ex autotrasportatore, padre di cinque figli, abitava con la moglie Assunta, di anni 70, in un appartamento al numero 20 di via Resistenza, a San Giuliano Milanese
Sgobba Francesco, di anni 78. Originario di Ginosa (Taranto), pensionato, ex autotrasportatore, padre di cinque figli, abitava con la moglie Assunta, di anni 70, in un appartamento al numero 20 di via Resistenza, a San Giuliano Milanese. Una passione per la sua consorte, negli ultimi tempi s’era convinto che avesse una relazione con un vicino di casa, un Longo Umberto, di anni 59, foggiano, ex imprenditore, una moglie e due figli, sempre socievole e cordiale. Lo scorso maggio l’aveva aspettato in cantina con una calibro 9 rubata per ferirlo ad una gamba. Il Longo ne era rimasto sconvolto e in estate aveva deciso di cambiar casa. Due domeniche fa lo Sgobba se lo ritrovò di nuovo a circolare per le scale, mentre quello cercava di sistemare i mobili della vecchia abitazione ormai in vendita. D’un tratto perse la testa, fantasticò amplessi fedifraghi, corse a prendere un fucile che s’era costruito da solo e raggiunse il presunto rivale premendo il grilletto per ferirlo di striscio a una mano. La moglie, che scese subito in strada urlando, ne ebbe una rosa di pallini nella pancia e s’accasciò su una panchina. Intanto lo Sgobba scavalcò la recinzione tra il condominio e il giardino della scuola accanto e lasciò partire un colpo che gli squarciò il petto. Poco prima delle 13 di domenica 24 ottobre, nel cortile della scuola media Don Milani, in via Cavour a San Giuliano Milanese.