Corriere della Sera, 12/10/2004, 12 ottobre 2004
I complotti dei savi di taba di Marco Imarisio, Corriere della Sera, 12/10/2004 Il dibattito sulla strage di Taba è andato in onda ieri in seconda serata su Fadaea el Masteria, il principale network televisivo egiziano
I complotti dei savi di taba di Marco Imarisio, Corriere della Sera, 12/10/2004 Il dibattito sulla strage di Taba è andato in onda ieri in seconda serata su Fadaea el Masteria, il principale network televisivo egiziano. Cinque ospiti seduti intorno a un tavolo, un moderatore che ha dovuto lavorare parecchio, visto che le opinioni degli esperti di sicurezza e politologi egiziani erano differenti su molti aspetti. Solo una tesi ha trovato unanime consenso. L’autobomba che ha sventrato l’hotel Hilton e ucciso 33 persone, se la sono messa loro, gli israeliani. Quando è stato introdotta la questione, dal tavolo si sono levati cenni di assenso. E da quel momento tutto è filato liscio. C’è stata qualche sfumatura di pensiero sugli obiettivi di questo auto-attentato da parte del Paese che ha avuto di gran lunga il numero più alto di vittime, e che i governi di quasi tutto il mondo e i media internazionali indicano come il bersaglio dei terroristi che hanno colpito a Taba. «Vogliono dimostrare l’instabilità dell’Egitto», «No, avevano bisogno di accreditarsi come vittime perché l’Onu li tiene d’occhio». C’è stato anche un esperto di sicurezza che ha avanzato il dubbio: «Ma poi, siamo sicuri che siano morti così tanti israeliani? Sono venuti con le loro ambulanze e hanno portato via tutto, ma cosa c’era dentro?». Le ambulanze che tornano in Israele vuote sono la cartina di tornasole della popolarità in Egitto della teoria della cospirazione. Sempre dal Cairo è partita la leggenda metropolitana dell’11 settembre come prodotto di un complotto israeliano (qualcuno si ricorda la storia dell’invito agli ebrei a lasciare New York nei giorni precedenti l’attacco alle Torri gemelle?). Cospirazioni dappertutto. I turisti israeliani che passano il fine settimana e fanno il bagno a Taba o nelle altre località della penisola del Sinai? Regalano caramelle all’Aids ai bambini egiziani, sicuro. Lo dicono in tanti nei bar, lo dicono perché lo hanno letto sui giornali. Il secondo quotidiano egiziano ha commentato la strage con un editoriale il cui titolo corrispondeva perfettamente al testo: «L’ombra del Mossad».