Pino Corrias Vanity Fair, 14/10/2004, 14 ottobre 2004
Il notevole Rossella, Vanity Fair, 14/10/2004 Carlo Rossella, imminente direttore del Tg5, è un personaggio notevole
Il notevole Rossella, Vanity Fair, 14/10/2004 Carlo Rossella, imminente direttore del Tg5, è un personaggio notevole. Un giorno in via Montenapoleone a Milano sta scegliendo cravatte. Ride e parla a voce alta. Gli squilla il cellulare. Risponde trasformando la voce in un sussurro: «Non ora, sono in biblioteca. Scusami». Fa click, mette via, sfila una cravatta e alla commessa grida: «La prendo!». Carlo Rossella è uomo di eleganza naturale. nato a Corte Olona. cresciuto a Pavia. diventato grande a Milano. Suo padre faceva il sarto. Lui ne ha ereditato la stoffa e la duttilità. Ha conquistato e si è lasciato conquistare. Dai Repubblicani, all’inizio. Poi dalla sinistra extraparlamentare. Poi dal Pci di Cossutta. Poi dal Psi di Pillitteri. Poi dalla Dc di De Mita. Infine dal berlusconismo di Berlusconi. Ha viaggiato parecchio. Specialmente negli anni d’oro del settimanale ”Panorama”, lui inviato in Oriente, esperto di grandi alberghi, grandi vini e tramonti. Ha letto Graham Greene. Sa come si beve un Martini cocktail, come si cucina un’aragosta, come ci si comporta in barca. Il Martini lo sfiora appena, è magro e salutista. L’aragosta la offre, preferisce pasta in bianco con il peperoncino. La barca non è sua. Carlo Rossella sa scrivere. Nei suoi racconti ci sono sempre buone idee e uno sviluppo avvincente. Nei suoi racconti Pavia sembra un posto importante dell’Europa occidentale e Miami una serena cittadina americana, accarezzata dalla brezza e dai dollari. Oltre alla sua vita, Rossella ha diretto parecchie cose. Un paio di quotidiani, tra cui ”La Stampa”. Un paio di settimanali, tra cui ”Panorama”. Poi il Tg1 da cui traslocò con il record di ascolti, l’appellativo di Rossella 2000 per i suoi cedimenti al rosa, e la perfezionata abitudine di eclissarsi in presenza di guai: «Signorina, se mi cercano, dica che sono morto». Almeno una volta al mese va a trovare Berlusconi. Parla benissimo di lui: « grande. Seguo alla lettera quello che mi dice». Parla benissimo di sé: «Seguo alla lettera quello che mi dice e perciò la responsabilità di ciò che faccio è sua». Accetta di trattenere un numero illimitato di segreti. Elargisce un numero illimitato di promesse. Soffre un poco di insonnia. E quando dorme, da due anni, sogna il Tg5. Ora è sveglio. Pino Corrias