11 gennaio 2006
Simoni Daniela, di anni 40. Originaria di Mantova, mite, una bimba ancora piccola avuta da un Boselli Graziano, di anni 41, commesso, col quale viveva felicemente in un quartiere residenziale di Verona
Simoni Daniela, di anni 40. Originaria di Mantova, mite, una bimba ancora piccola avuta da un Boselli Graziano, di anni 41, commesso, col quale viveva felicemente in un quartiere residenziale di Verona. Impiegata comunale, conduceva un’esistenza tutta lavoro e famiglia. Mai uno screzio col consorte, lunedì scorso se lo ritrovò davanti furioso di gelosia non si sa perché. Presero a litigare, d’un tratto lui perse la testa e acchiappò un paio di forbici, un coltello a seghetta per il pane e cominciò a colpirla a casaccio. Lei tentò di difendersi prima di stramazzare a terra al ventottesimo taglio, la lama spezzata nel collo. Quindi il Boselli chiamò il 113 e si costituì. La mattina di lunedì 20 settembre, al numero 24 di via San Giovanni Lupatoto, Verona.