Pietrangelo Buttafuoco, Il Giornale, 02/09/2004, 2 settembre 2004
Amori: Crocetta, Il Giornale, 02/09/2004 Storie d’amore e municipio. E poi dice che non è stata la stagione degli amori difficili
Amori: Crocetta, Il Giornale, 02/09/2004 Storie d’amore e municipio. E poi dice che non è stata la stagione degli amori difficili. Politici e difficili, infatti, sono stati gli amori di quest’estate. Dopo la storia di Eva Catizone, sindaco di Cosenza, nubile, e di Nicola Adamo, segretario dei Ds, coniugato, segretamente (...) innamorati fino a quando lui non ha deciso di dimettersi da ogni cosa per stare con lei, in dolce attesa di un bimbo, adesso è la volta del complicato amore di Silvana Grasso, scrittrice dionisiaca, innamorata di Rosario Crocetta. Questi è omosessuale dichiarato ed è il sindaco di Gela che le ha offerto un posto in giunta. Un’altra storia d’amore e municipio, dunque. «Dallo scorso mese di dicembre ho addobbato il mio albero di Natale con i confetti perché spero che il mio sogno possa avverarsi: voglio sposare il sindaco di Gela, Rosario Crocetta (Rifondazione Comunista, ndr) che da tempo si è dichiarato omosessuale». Silvana Grasso, scrittrice di primissimo piano della scuderia Einaudi (un suo successo, L’albero di Giuda, ovvero l’infelice vita di Sasà, suicida mancato e però smisurato di «cannolicchio»), dovrebbe entrare a far parte della giunta comunale della città siciliana con la delega alle Pari Opportunità. L’amicizia tra i due è di antica data. «Sono invaghita del sindaco Crocetta - dice ancora - e sono molto lusingata dalle voci di un possibile matrimonio politico, ma in cuor mio spero in qualcosa di più importante. Lui è un uomo straordinario». La Grasso tra qualche giorno pubblicherà il suo nuovo romanzo dal titolo: Disio, ossia desiderio, e sembra proprio che racconti la sua storia, il suo amore verso il sindaco che descrive come una persona con gli occhi brumosi e caldi come lo scirocco. «Ci sono tanti spunti attraenti - continua - che una signora non può dire. Rimango sempre in attesa di una proposta di matrimonio, non c’è alcun problema sul fatto che lui si sia dichiarato orgogliosamente gay; il fatto proprio di averlo fatto dimostra che è una persona straordinaria che fa tutto alla luce del sole, non ha scheletri nell’armadio». Pare che a Gela - città assai vivace in tema di grovigli intellettuali - l’argomento sia al culmine delle fantasticherie e dei ragionamenti. Si aspettano i cronisti dei magazine e quelli dei settimanali popolari, in paese danno matematicamente per certo l’arrivo delle telecamere del ”Maurizio Costanzo show” e siccome è un sogno di fine estate questo della Grasso, ognuno offre un dettaglio per condire di magie il racconto dell’amore che mai sarà, considerando anche la vicenda come l’ennesimo regalo fatto dall’eccentrica scrittrice alla sua città adottiva. La Grasso, infatti, è di Giarre, la città accucciata sull’Etna e se c’è persona più fedele alla potenza ctonia del Vulcano, persona più intrigante tra tutte, quella è l’autrice di Ninna nanna del lupo. Non si parla d’altro a Gela che di questa storia d’amore e municipio: al Comune ovviamente, negli uffici pubblici e privati, nelle spiagge, ben oltre i confini dei canneti e della sabbia rossa perché, comunque, la Grasso, è un’istituzione del costume oltre che della letteratura, riesce là dove tutti gli eserciti di radical chic assiepati nei casali in Toscana non riescono a fare. Tutti ovviamente fanno il tifo per questa fascinosa signora dalla chioma rossa affinché lo possa coronare questo suo sogno. Il sindaco stesso, oggetto di tanto desio, in un certo senso la incoraggia. Ha più volte espresso parole di ammirazione per Silvana Grasso, da due mesi ormai ha cominciato a farle la corte per inserirla in giunta. «Se il matrimonio politico è solo l’inizio, una sorta di fidanzamento, allora ci può stare». Rosario Crocetta, sindaco di Gela - che è anche città difficile - ha cominciato una vera e propria battaglia contro le organizzazioni mafiose. Proprio nei giorni scorsi, prima di concedersi un breve periodo di ferie, il sindaco ha chiesto al Comune di costituirsi parte civile al processo contro un gruppo di mafiosi. Proprio per questo motivo aveva sollevato dall’incarico l’assessore Giovanna Miceli che essendo un avvocato ha deciso di assumere la difesa al processo di un presunto mafioso, sono le solite cose che nascono in un ambiente ad alto tasso di purezza ideologica, ma se solo riuscisse a superare il sospetto di un lieve conflitto d’interessi tutto sentimentale e amoroso, oltre che di scelta sessuale, potrà mai l’integerrimo sindaco dire di sì alla profferta di desiderio della signora e farla contemporaneamente assessora? Ecco, se non fosse per il trascurabile dettaglio del municipio, sarebbe il remake di Sai che c’è di nuovo?, il film con Rupert Everett e Madonna, quando si ritrovano a letto per fare l’amore un omosessuale e la sua migliore amica. Pietrangelo Buttafuoco