Varie, 10 gennaio 2006
QUARANTA
QUARANTA Ivan Crema (Cremona) 14 dicembre 1974. Ciclista. «’Monaco di clausura non lo sono mai stato. Ma neanche demonio. Ce l’ho sempre messa, magari non proprio tutta, però non è vero che frequentavo più le discoteche degli allenamenti. che quando cominci a vincere, poi la gente si aspetta non solo che vinci ancora, ma che vinci sempre di più, e di meglio [...] campione del mondo nella velocità fra gli juniores nel 1992, 10 stagioni da professionista, 34 vittorie, fra cui sei tappe al Giro d’Italia e un giorno in maglia rosa quando Mario Cipollini non lo batteva nessuno, neanche in sogno”. Poi però le cose sono cambiate. ”Sono nato in pista, e il mio limite è sempre stata la salita. Fino a18-19 anni non ne avevo mai viste, neanche da lontano. Ho cominciato ad affrontarle da dilettante, ho anche cercato di migliorarmi: niente da fare. La mia salvezza era proprio Cipollini: finché correva lui, i percorsi erano piatti solo perché non potevano essere in discesa. Tramontato Mario, siccome Alessandro Petacchi è uno che in salita si salva, hanno cambiato i percorsi. [...]» (Marco Pastonesi, ”La Gazzetta dello Sport” 6/1/2006).