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 2006  gennaio 08 Domenica calendario

A 15 anni spiegava l’Islam agli italiani. A 75 lo sta insegnando ai musulmani. Il Giornale 08/01/2005

A 15 anni spiegava l’Islam agli italiani. A 75 lo sta insegnando ai musulmani. Il Giornale 08/01/2005. Confessa il professor Sergio Noja Noseda:«All’età di 15 anni m’ha preso una fissa: spiegare l’Islam agli italiani». Alla soglia dei 75 è peggiorato: s’è messo in testa di spiegarlo anche ai musulmani. Invitato al Cairo dall’Università Al Azhar, il più antico (fufondatonel970)eil piùimportante istituto accademico maomettano di studi religiosi e giuridici, ha tenuto una lezione sul Corano a trenta imam e allo stesso rettore, lo sceicco Muhammad Sayyid Tantawi, suprema autorità mondiale dei sunniti. «Miamoglie miavevamessoin guardia:’Attento, ché ci rimetti le palle ”. Inveceigiornali egizianieranoindelirio per il successo di questo cane d’infedele». Allostudiosopiace scherzare. «Sono stato fra i cannibali», dice agli amici quando torna dai Paesi arabi. A parte il Marocco, li ha visitati tutti. Ha appena passato una settimana a Teheran, ospite del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Il più cannibale, nella percezione occidentale. «Mano, guardi, lui è solo un Bossi dei poveri. Io non ho nulla contro il leader del Carroccio. Però se Bossi smette di aizzare i suoi elettori controqualcuno, laLegacrolla. Hanno imparato entrambi da Lenin:il modomigliore persuperareiproblemi internièscaricarel’odiodelpopolo all’esterno». Il professor Noja Noseda è nato a Pola, inIstria. Unantenatofucompagno di giochi di Carlo V, l’ultimo sovrano del Sacro Romano Impero. Il padre comandava col Duca di Genoval’aviazionedell’AltoAdriatico. Autore di224fralibri esaggi scientifici, fra cui una Storia dei popoli dell’Islam in quattrovolumieditada Mondadori e aggiornata fino alla caduta di Saddam Hussein, come islamista non ha rivali in Italia. Che possano stargli alla pari, in Europa, ci sono soltanto Christian Robin, accademico di Francia, ed Efim Rezvan, accademico russo delle scienze, direttore di Manuscripta Orientalia . Cominciò a insegnare diritto musulmanoall’Università di Torino. Dopo un decennio fu chiamato senzaconcorsoall’Università Cattolica di Milano, dove per 25 anni ha tenuto la cattedra di lingua e letteratura araba. Dal 2001 s’è ritirato sul lago Maggiore. A vederla dall’approdo, Villa Noseda sembra abbandonata. L’unica forma di vita è rappresentata da cinque ochealtecomestruzzi, più aggressive di quelle del Campidoglio, chepuntanoai polpacci appena metti piedi nel parco. Le scuderie sono state adibite a sede della Fondazione Ferni Noja Noseda. L’architetto Adriana Ferni è la consortedelprofessore. Allevaesemplari di un’enigmatica razza felina orientaledal corpo di gatto edal muso di cane, talmente rara che non l’avevo mai vista neppure sulle enciclopedie. Per la verità in una casa privata non avevo mai visto nemmeno un disegno di Leonardo da Vinci condipintidelGuercino, delCanaletto e di Hayez a fargli corona. Da un’antenata, sposata col medico che seguì Napoleone nell’esilio di Sant’Elena, la signora ha ereditato l’aquila imperiale presa dal baldacchino del letto su cui, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro:transitarci sotto per entrare in tinello mette una certa soggezione. Nelle dépendance della villa un tempo abitate dalla servitù, le uniche utilizzabili d’inverno a meno di essereazionistidellaExxon, NojaNoseda saltella fra 20. 000 libri in arabo, ebraico, persiano, aramaico, siriaco, insomma nelle 25 lingue che decrittacorrentemente. Possiedeanche le prime tirature della Divina Commedia , ma quelle le definisce «robaccia», tutto preso com’è dall’operamonumentale cheloterràimpegnato fino al congedo da questa vita:la raccolta dei materiali per un’edizione critica del Corano in 20 tomi. Due sono già usciti, il terzo è quasi pronto. «In 1500 anni nessuno aveva mai fatto nulla di simile. Sto inventariandoedecifrandotutti idocumentiapartire dallamortediMaometto. Moltiframmentisono addirittura precedenti al cufico, la più antica scrittura araba usata nei primi manoscritti coranici. Li ho scoperti alla Biblioteca nazionale di Francia, al British Museum, in Vaticano, a Berlino. Pensi cheilprincipeereditario Sultan dell’Arabia Saudita, al quale nehomostratouno, mihachiesto:’Ma che lingua è?”. Sono andato alle origini dell’alfabeto arabo». Dopo Saddam Hussein, toccherà a Mahmoud Ahmadinejad? «Non credo. Per due ragioni:l’Iran è grande quattro volte l’Irak ed è una democrazia. E poi can che abbaia non morde». Che impressione le ha fatto questo Ahmadinejad? « astuto, intelligentissimo, per nulla preparato sotto il profilo religioso. Non ha niente a che vedere con la gerarchia degli ayatollah. sensibile solo a quello che vuole il popolo». E che cosa vuole il popolo? «Un’alta personalità islamica, prima di cenare con me, mi ha avvertito:’Iosono credenteenonosservante. Mia moglie ècredenteeosservante. Perciò io berrò vino e mangerò prosciutto, mia moglie berrà aranciataesi asterrà dallacarnedimaiale ”. Noi ci fermiamo sempre all’esteriorità. L’immigrato marocchino che trinca birra musulmano è e musulmano resta. Che poi sia un cattivo musulmano, questo èunaltrodiscorso. Dopo essersi ubriacato, si tormenta, chiede perdono ad Allah ed Allah lo perdona, senza confessione, vistoche l’Islam non contemplail sacerdozio. Gli iraniani sono entusiasti dell’Islam e nel contempo vogliono i jeans. Ahmadinejad è una finzione mediatica. Un politico sta attento a ciò che dice. Sa che in pubblico deve parlare da musulmano ortodosso». Forse dovrebbe starci più attento: dice che Israele va cancellato dalla carta geografica. «Propaganda. Gli iraniani hanno un bisogno ontologico di prendersela con qualcuno. dai tempi di Serse che la Persia sogna uno sbocco sul Mediterraneo, perciò la cancellazionedello Stato ebraicoè un argomento molto suggestivo per le masse. Equivale al ”Dio stramaledica gli inglesi ”diMussolini. InognicasoIsraele hapiùbisognodi missilichedifiaccolate di solidarietà». Ahmadinejad intende farsilabombaatomica. «Un ricatto per ottenere aiuti economici. Sono convinto che non la userebbe mai. Anche se l’irruzione in scena di un dottor Stranamoreè sempre possibile». Come deve trattare l’Occidente con questo Islam? «Bisogna distinguere fra Statiislamiciemusulmani immigrati in Europa. Con gli Stati islamici deve evitare di fareprocessialleintenzioni. Non possiamo andare a colpirli prim’ancora che il reato venga commesso, come si vedeva nel film Minority report . Ero d’accordo sull’intervento in Irak. Ma il principio della guerra preventiva è sbagliato. Quanto ai musulmani europei, vige una sola regola, presa dal Talmud:’Dinà de-malkutà dinà ”, la legge dello Stato in cui vivi è legge. Gli ebrei l’hanno sempre rispettata. Devono farlo anche gli islamici». Che cosa non va ai musulmani del nostro stile di vita? «Non è vero che non va ”ai ”musulmani. Vabenissimo aunalargamaggioranza e va storto a una ristretta minoranzacheperò sifasentiremolto. Ora qual è l’immagine che gli Stati Uniti offrono a questa minoranza? Prostituzione, alcol, gioco d’azzardo. Inevitabile la conclusione:’L’Occidente è Satana ”. Va’a spiegarglielo che gli americani sono gli unici al mondo che ancora si fanno il segno dellacroce, persino alristorante, primadipranzare. Mabastapasseggiareper le stradedi Algerie cisiaccorgechela maggioranzadeimusulmani vuole portare i figli a scuola, mangiare in famiglia, far spesa nei centri commerciali e guardare un po’di Tv la sera. Niente di più». Sta dicendomi che finiranno anche loro rintronati dal consumismo? «Già. Eapropositod’intolleranzareligiosa posso dirle che a Marken, un’isoladifronte adAmsterdamabitata da protestanti della Gereformeerde Kerk e della Hervormde Kerk, due Chiese riformate calviniste, ti tirano i sassi se vai in bicicletta di domenica. Ameea miamoglielilanciarono perché circolavamo in taxi. Eppure sono buoni cristiani». Quali sono i pregiudizi più ingiustificati che gli europei hanno verso i musulmani? «Ilprincipaleè chelalegislazionecoranica sia coranica. Falso:il Corano è un libro sul rapporto fra uomo e Dio, contiene pochissimi elementi di diritto. Prenda l’infibulazione, per esempio:è una pratica primitiva inventata nell’Africa nera. O l’obbligo del riposo di venerdì:l’unico precetto coranico è la preghiera collettiva a mezzogiorno. Prima e dopo si è liberi di lavorare. In Tunisia i ministeri chiudono la domenica». Ha senso esportare lademocrazianeiPaesi arabi? «Nonc’ènessunacontraddizionefrademocrazia e Islam. Ai musulmani non frega niente della politica. Se qui decidessimo di pregare, lei mi lascerebbe il ruolo di antìstite, cioè di colui che sta davanti, e mi farebbe guidare la preghiera, finita la quale cesserebbelamiaelezione. Gli imam non sono tali per diploma, ma perché prescelti dal popolo. Tu sei ayatollah fino a quando i tuoi correligionari ti considerano ayatollah. Conosceun esempio piùaltodidemocrazia?». Come le è venuta la passione per l’Islam? «Essendo nato a Pola, fui incuriosito fin da bambino dall’alfabeto cirillico dei serbi. Cominciai a studiare il russo. A 12 anni stupivo i tedeschi perché ero l’unico in grado di parlare con i soldatidell’Armatarossafattiprigionieri. Poi ho imparato l’ebraico, l’aramaico e, per continuità, l’arabo». Maiprovatol’impulsoadabbracciare l’Islam? «Mai. Losceicco’AbdAlWahidPallavicini ha cercato di farmi diventare come lui, un convertito, senza riuscirci. Credo in Dio, sono cattolico. Non vedo perché dovrei seguirlo in un altro modo». Il Dio degli ebrei e dei cristiani è lo stesso dei musulmani? «Andai a trovare Alessandro Bausani, traduttore della più consultata versione in lingua italiana del Corano, per discutere dei suoi dubbi sul monoteismo delle tre religioni. Era prossimo alla morte. Balbettante per il morbo di Parkinson, il grande arabista mi spiegò che se gli ebrei usano una parola plurale ”Elohim, gli dèi ”per indicare Dio, è perché in principionon erano monoteisti. I cristiani hanno la Trinità. Invece Maometto tollerava qualsiasi debolezza nei suoi adepti, ma non ammetteva deviazioni circa l’unicità divina». S’è fatto un’idea del perché le tre fedimonoteiste sisonoformatetutte nella stessa regione? «Uno scienziato della Pennsylvania haipotizzato che gli idrocarburi presentiin grandiquantitàinMediorienteabbianoprovocato dellealterazioni mentali sfociate in crisi mistiche. Tesi balzana che fa il paio con quella dei cinesi, i quali considerandosi chunkuo , centrodelmondo, noncredono in Dio per il semplice motivo che, se esistesse, avrebbe fatto nascere suo Figlio o il suo Profeta a Pechino, mica a Betlemme o alla Mecca». Morendo, Cristolasciaquattrochiodi, Maometto sette spade, scrisse Victor Hugo. Concorda? «Per nulla. Egiziani e siriani si convertirono senza spada. La Mecca fu conquistata da Maometto con un trattato. Guardi questo papiro che ho scovato alla Biblioteca nazionale di Vienna. datato 25 aprile 643, undici anni dopo la morte del Profeta. Glielo traduco:’Il comandante araboAmir’AbdallahibnGiabirattesta di avere ricevuto il bestiame requisito durantelasuaspedizione militarenell’AltoEgitto ”. Capitocheroba?Ritiravano 250pecoreaibizantini e mandavano la ricevuta, firmata in arabo e in greco, a Medina. Le sembraun attodapredonisanguinari?». Nel Corano i miscredenti sono citati ”meglio:additatialdisprezzo, insultati, derisi o candidati allo sterminio ”67volte, nelVangeloneppure una. Il verbo annientare ricorre nel Corano 25 volte, nel Vangelo neppure una. «Ma è riferito ai miscredenti all’interno dell’Islam. Maometto voleva condurli tutti all’unico Dio. Allah che li annienta se non si convertono. Non sei tu che devi annientarli». Vada a spiegarlo a Osama Bin Laden. «Un povero disgraziato che ha visto troppi film sulla crisi di Wall Street del’29es’è convintochebastavacolpire duro per far crollare l’economia occidentale con l’effetto domino. Ha mai letto le sue poesie?Cagate pazzesche. Uno scolaro fanfarone saprebbescriveredimeglio. Questotriste imitatore di Hitler se ne sta rintanato in una grotta del Pakistan anziché nel bunker di Berlino. Bella fine». Lei s’aspetta una strage anche in Italia? «No. Però è arduo impegnarsi nei pronostici. I fondamentalisti si montanol’unl’altro. Igruppiristrettiparlano solo fra loro, quindi non possono emendarsi. psicologia. Non so neppure se Bin Laden sia ancora vivo. Nell’Islam vi sono molti casi di guide religiose assunte in cielo, che in realtà sono state fatte sparire. Comunque la regola del terrorismo è che se metti a segno un grande colpo, poi perdi la partita. Le Torri gemelle, comel’assassinio dellozar, sono il segno della sconfitta». Che effetto le fa veder decapitare gli ostaggi in Irak? «Nessuno. Queste efferatezze gli uomini lehannosemprecommesse. Solo che non venivano mostrate su Internet. Conservoseifotografiescattate da mio padre in Etiopia. Si vedono dei negri in fila e un maresciallo dei carabinieri che gli spara alla nuca a uno a uno. Papà, allucinato, dovette pure prestargli la pistola perché la sua s’era inceppata. Fatta fuori la prima fila, ordinava a quelli della secondafila di scavarsi la fossa eavanti così». Ha mai avuto occasione di assistere all’applicazione della sharia? «Non direttamente. Però davanti alla principale moschea di Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, mi è stato mostrato il tempietto dove vengono tagliate le mani ai ladri. Arriva un pulmino, scarica il reo, gli fanno appoggiare l’arto su una tavola di legno, zac, un po’di anestetico e via. Si capiva cheeraunluogo ”vivo ”, utilizzato con una certa frequenza». Checosa pensanoaTeheranpiuttosto che a Damasco del matrimonio gay di Elton John? «Pensano, comenei palazzivaticani, che l’Occidentestiaprecipitandonell’abisso del peccato». Però il precetto «Uccidete chiunque si renda colpevole di sodomia» fu dettato dal giurista islamico Ibn Abbas. «Verrà un altro grande giurista che diràilcontrario. Solocheimusulmani se la devono sbrigaredasoli. Hannoappenaabolito ilcàdi, ilgiudice unico che emetteva sentenze senza appello, e istituito i vari gradi di processo fino alla Cassazione. Ma si vergognano a farlo sapere, perché non vogliono apparire arretrati. Sefossimointelligenti, li aiuteremmo a progredire, anzichéfissarci sulle loro macchioline». Progredire in che modo? «Maleilo sacheaMessina è stata sottoscritta una Carta dei diritti umani, elaborata da giuristiislamicieitaliani, che quando sarà stata ratificata da sette governi varrà per tutti i Paesi della Lega araba?Ho appena fatto firmare al rettore dell’Università Al Azhar una convenzione che coinvolge la Bocconi e altri cinque nostriatenei. Perla primavoltaimusulmanistudieranno senzafiltrilaciviltàoccidentale. unasvoltaepocale». Lo credo. «Gamal Al Ghitani, l’erede del premio Nobel per la letteratura Naguib Mahfouz, miha dedicatosuunquotidiano del Cairo un articolo intitolato ”Sergio in Egitto ”, in cui ricorda che la moneta d’oro della Serenissima era d’uso corrente laggiù, dove viene ancor oggi chiamata Al Bondoki, il veneziano, e che l’italiano è stato la lingua ufficiale dell’amministrazione statale egiziana fino al XIX secolo, insieme col francese e col turco». Complimenti. «Adessoal Cairodicono:’Chipuò affermare che Sergio non sia stato mandato da Allah?”». (Continua) Stefano Lorenzetto