10 gennaio 2006
Heinzl Vera, tedesca di anni 20, bionda con gli occhi azzurri, corpo atletico e assai piacente, abitava a Frisenheim, nel Baden Wurttemberg, ma aveva una passione per l’Italia da quando un anno fa aveva deciso con l’amica Teresa di stare qualche mese a Roma lavorando come baby sitter
Heinzl Vera, tedesca di anni 20, bionda con gli occhi azzurri, corpo atletico e assai piacente, abitava a Frisenheim, nel Baden Wurttemberg, ma aveva una passione per l’Italia da quando un anno fa aveva deciso con l’amica Teresa di stare qualche mese a Roma lavorando come baby sitter. Tornate in Germania a metà giugno, avevano deciso di trascorrere ancora un po’ di giorni nella capitale in estate. Arrivate a Ciampino che erano le 18 e 30 di mercoledì 18, posarono le valigie in un convitto religioso nei pressi di piazza Navona e s’avviarono subito verso piazza di Spagna. Lì Vera notò un ragazzo dalla carnagione scura, che però non ebbe il coraggio di avvicinare. Con la speranza d’incontrarlo ancora, la sera di giovedì tornarono nel luogo dove l’avevano visto, e sedute sulla scalinata di Trinità dei Monti, complice una bottiglia di vino, attaccarono bottone con lui, che scoprirono chiamarsi Btnyayh Nabil, di anni 21, marocchino, e altri due amici. Dopo le chiacchiere, Vera propose di tirar tardi al ”Mad Night”, un locale poco lontano. All’una e trenta Teresa e due dei ragazzi se ne andarono, lasciando Vera e Nabil a flirtare ancora un po’, finché lui le chiese, inutilmente, di fare l’amore. Lei fu trovata la sera di martedì 24, nella darsena di Ponte Marconi, sul Tevere. Il bel viso e il corpo scarnificati dai topi, si riconobbero solo la magliettina bianca a fiori rosa, i pantaloni chiari con l’elastico in vita, l’orologio di marca Esprit.