10 gennaio 2006
Scarso Rossana, di anni 48, depressa, un tentativo di suicidio e un ricovero in casa di cura alle spalle
Scarso Rossana, di anni 48, depressa, un tentativo di suicidio e un ricovero in casa di cura alle spalle. Fu trovata venerdì in un frigorifero a pozzetto scollegato dalla presa, asfissiata dal gas di una bombola portato là dentro con un tubo di gomma. In un casale nelle campagne di Marino, Roma, su un quadrato di terreno affittato a Legambiente. CASUALITA’ Ben Mansour Amor Knis, venticinquenne di Zarzis, Tunisia, animatore in un villaggio vacanze di Djerba. Lineamenti forti e regolari, fisico scolpito da windsurf e kajak, parlava sei lingue. Tre anni fa lavorando aveva conosciuto una V. Delia, bresciana, di anni 32, con due figli e divorziata. Si piacquero subito e negli anni a seguire più volte lei tornò a Djerba, come pure all’inizio di agosto, quando coi figli partì per andare a casa del padre di lui. In attesa di permessi che non arrivavano mai e pur desiderosi di sposarsi a Brescia, lui decise di forzare la mano alle autorità italiane imbarcandosi come clandestino per poi presentarsi in questura a cose fatte. Martedì 24, al porto La Goulette di Tunisi, il Ben Mansour s’infilò nel bagagliaio della di lei Golf grigia, si nascose sotto le valigie, un paio di bottiglie d’acqua a portata di mano, e così aspettò l’imbarco per l’Italia. Dopo un ritardo di due ore, il viaggio ne durò altre 24. Quando la nave toccò il porto di Genova lui era già morto, stroncato dal caldo trattenuto dalle lamiere dell’automobile.