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 2006  gennaio 10 Martedì calendario

Kuo Lin An, di anni 31, arrivato a Roma dalla provincia cinese dello Zeijang per mettersi a fare il commesso in un negozio di calzature di via Turati, quartiere Esquilino

Kuo Lin An, di anni 31, arrivato a Roma dalla provincia cinese dello Zeijang per mettersi a fare il commesso in un negozio di calzature di via Turati, quartiere Esquilino. Magrolino, sempre calmo, inviava ogni mese soldi alla moglie, che era tornata in patria incinta di due gemelli. Uomo perbene, viveva in un appartamento al Casilino col datore di lavoro. Questi, in viaggio in Cina, certo della di lui onestà gli aveva lasciato la sua Rover 75 metallizzata. Intorno alle 23 di mercoledì 18 finito il lavoro, Kuo si diresse al ristorante ”Lago azzurro” di via San Vito, parcheggiò la berlina davanti all’entrata, si fermò a scambiar qualche convenevole coi gestori, cinesi anch’essi. S’addentrò poi nel locale, in una stanzetta riservata solo ai suoi conterranei, che lì vanno per guardare la televisione sintonizzata sui canali della Repubblica Popolare. Appena il tempo di chieder da mangiare che uno di quelli, posata la birra appena sorseggiata, gli si fece da presso, sfoderò da sotto la maglietta nera una semiautomatica calibro 22, bucò quattro volte il corpo del Kuo e corse fuori. Poco dopo le 23 di mercoledì 18 agosto, nel ristorante ”Lago Azzurro”, due grandi vetrine colorate d’arancione a pochi passi da piazza Vittorio, Roma.