varie, 10 gennaio 2006
Olimpiadi 2004. Antropometria. Il tuffatore malese Bryan Nickson Lomas è l’atleta maschio più giovane (è nato il 30 novembre 1990), più basso (138 centimetri) e più leggero (30 kg) delle Olimpiadi
Olimpiadi 2004. Antropometria. Il tuffatore malese Bryan Nickson Lomas è l’atleta maschio più giovane (è nato il 30 novembre 1990), più basso (138 centimetri) e più leggero (30 kg) delle Olimpiadi. Il più vecchio: il cavaliere Jan Millar, nato ad Halifax (Canada) nel 1947; più pesante: il judoka Aytami Ruano (Gran Canaria), 198 kg; più alto: il cestista cinese Yao Ming, 226 centimetri. Tra le donne, la più vecchia l’australiana Annette Woodward, nata nel 1947, in gara nella pistola da 25 metri; più giovane: Zeinab Mohamed Khaireh, mezzofondista di Gibuti del 1991; più bassa: Emilia Mikue Ondo, 130 centimetri, impegnata negli 800 metri; più alta: la cestista russa Maria Stepanova, 214 centimetri; più pesante: Reanna Maricha Solomon (Repubblica del Naoro) 136 chili, nel sollevamento pesi; più leggera: la tuffatrice messicana Paola Milagros Espinoza Sanchez, 30 kg (Stefano Arcobelli, ”La Gazzetta dello Sport” 1/8/2004). Larderello. «Probabilmente negli arcieri le maniglie dell’amore contano, quer po’ de larderello che c’hanno gli favorisce stabilità ed equilibrio» (la medaglia d’oro di Galliazzo spiegata dal professor Dal Monte) (Antonio Dipollina, ”la Repubblica” 20/8/2004). Amici. «Si sta in buona compagnia, si conoscono amici, magari si trova moglie» (il tiro con l’arco secondo Marco Galliazzo, medaglia d’oro) (g. ro., ”la Repubblica” 20/8/2004). Relazioni. Il georgiano Zurab Zviantamuri, medaglia d’oro nel judo categoria fino a 81 kg col nome di Ilias Iliadis, ha gareggiato per la Grecia grazie all’allenatore dei padroni di casa, che ha fatto avere la cittadinanza a lui, al fratello e al cugino dicendo di aver avuto vent’anni fa una relazione con le madri (Marco Imarisio, ”Corriere della Sera” 20/8/2004). Riprese. «Ascolti mostruosi per il Beach Volley femminile - molto spettacolare, soprattutto nelle riprese da dietro - nel pomeriggio di Ferragosto: 36 per cento con due milioni e mezzo di spettatori. Tutti maschi, uno più allupato dell’altro» (Antonio Dipollina, ”la Repubblica” 17/8/2004). Eroismo. «Durante i Giochi, si potrebbero assegnare medaglie anche per atti di puro eroismo da utenti tv, tipo la visione ieri della replica di Costarica-Marocco del torneo di calcio (peraltro uno 0-0)» (Antonio Dipollina, ”la Repubblica” 14/8/2004). Volontari. Al complesso sportivo Ellenikò di Atene hanno inventato una nuova professione: i cartelloni umani, volontari appollaiati su seggioloni alti 3 metri che con il megafono danno indicazioni per i palazzetti dei diversi sport (Alberto Crespi, ”l’Unità” 19/8/2004). Mare. «E che è, stamm o’ mare cca’? Io pensavo che ero venuto all’Olimpiadi...» (Rosolino alla vista degli atleti che si abbronzavano in piscina) (’la Repubblica” 14/8/2004). Verdura. « una prigione dove manca la verdura e ci si annoia» (il villaggio olimpico secondo la judoka belga Catherine Jacques) (’La Gazzetta dello Sport” 19/8/2004). Fiato. «I Giochi fanno sempre impressione, soprattutto quando vai in mensa e mangi accanto ai campioni che fanno la storia dello sport. Per questo le Olimpiadi sono diverse. Ti buttano addosso il fiato della storia, tu devi essere bravo a respirarlo e a risputarlo fuori prima della gara» (Ian Thorpe) (Emanuela Audisio, ”la Repubblica” 11/8/2004). Mattone. «Al villaggio ho passato molto tempo a cercare un libro che mi piacesse: prima Il manuale del guerriero della luce di Coelho, che mi sembrava troppo un saggio. Poi Napoleone il flagello d’Italia di Spinosa, un mattone. Alla fine il maestro Tomassini mi ha dato un thriller di cui non ricordo il nome: parla di un disastro aereo...» (Giovanna Trillini) (Mattia Chiusano, ”la Repubblica” 19/8/2004). Tema. «Quando andavo a scuola io, liceo scientifico, un’insegnante ci diede il tema dal titolo ”L’unica cosa intelligente che può fare un cretino è lo sport”. Era una provocazione contro di me» (Novella Calligaris, medaglia a Monaco 1972) (e. a., ”la Repubblica” 18/8/2004). Magnifica. «Le pallavoliste di Italia e Cuba sono arrivate ad Atene sullo stesso aereo: le nostre in economica, loro in ”magnifica”» (Aldo Cazzullo, ”Corriere della Sera” 14/8/2004). Cento volte. «Mi hanno chiesto perché qualche mio collega ancora non li saluta. Ho risposto che guadagnare cento volte di più non rende simpatici» (l’ostracismo del villaggio olimpico verso i calciatori spiegato da Luigi Tarantino, argento nella sciabola a squadre) (Aldo Cazzullo, ”Corriere della Sera” 20/8/2004). Acido/1. «Forse pensava che fare un figlio fosse come un film a Hollywood, dove ti prestano le controfigure per le scene pericolose» (la crisi di Marion Jones spiegata dalla velocista francese Christine Arron) (Emanuela Audisio, ”la Repubblica” 20/8/2004). Acido/2. «Al Tour vince sempre il più forte, la corsa olimpica è solo una lotteria» (Lance Armstrong) (Aligi Pontani, ”la Repubblica” 15/8/2004). Calabroni. Saputo che secondo le leggi dell’aerodinamica il calabrone non potrebbe volare, l’australiana Jana Pittman se n’è fatta tatuare uno: voleva sfottere quelli che, dopo l’intervento al menisco di poco tempo fa, pensavano non sarebbe riuscita a guarire in tempo per correre ad Atene i 400 ostacoli, specialità di cui è campionessa mondiale in carica) (c. s., ”la Repubblica” 20/8/2004). Spirito olimpico. «Signore, fammi vincere, perché lo merito più di quel figlio di puttana del mio avversario» (la preghiera di Sammy Lee, americano, oro nei tuffi dalla piattaforma alle Olimpiadi del ’48 e del ’52) (Emanuela Audisio, ”la Repubblica” 25/6/2004).