Stefano Mancini, ཿLa Stampa 9/1/2006;, 9 gennaio 2006
CONTADINI
«Percorrevo tutti i giorni lo stesso tratto di strada e mi fermavo a bere a una fontanella a bordo strada. Un contadino mi vedeva e mi salutava sempre. Una volta si avvicinò e mi disse: ”Ora ho capito chi sei, anche se non mi ricordo il nome: tu sei quello che corre il Giro d’Italia”» (Trulli).