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 2006  gennaio 09 Lunedì calendario

LIVNI Tzipi (Tzipora) Tel Aviv (Israele) 5 luglio 1958. Politico. Ministro della Giustizia con Sharon, dopo il cui ictus assunse anche la carica di Ministro degli Affari esteri (con Olmert premier) • «[

LIVNI Tzipi (Tzipora) Tel Aviv (Israele) 5 luglio 1958. Politico. Ministro della Giustizia con Sharon, dopo il cui ictus assunse anche la carica di Ministro degli Affari esteri (con Olmert premier) • «[...] figlia di una famiglia israeliana famosa per le sue posizioni ultranazionaliste [...] ha accettato con pragmatismo la decisione del ritiro dai territori come unica strada verso la pace. [...] ministro della Giustizia nel governo Sharon, la donna più influente nell’entourage dell’ex leader del Likud [...] Avvocato, ex dipendente delMossad, è stata eletta alla Knesset nel 1999 e dal 2001 è una delle predilette di Ariel Sharon che l’ha assegnata negli ultimi anni a una serie di carich eministeriali nel suo gabinetto [...]» (’La Stampa” 6/1/2006). «[...] ex agente del Mossad, è un osso duro [...] Si è laureata all’università Bar Ilan in giurisprudenza, è diventata un’avvocato immobiliare di grande successo, si è sposata -ha due figli [...] Spesso si è fatta notare in Israele per le sue posizioni in difesa dei diritti delle donne, soprattutto sul posto di lavoro. [...] Il padre, Eitan, era di origine polacca e aveva fatto parte del gruppo armato ebraico Irgun prima della creazione dello stato d’Israele. Successivamente era diventato membro della Knesset con il Likud. Proprio sul letto di morte di lui Livni aveva giuratoche non l’avrebbe mai seguito in politica, se non per una causa che lo meritasse. E come lui, dopo avere servito prima nell’esercito come luogotenente e poi aver lavorato quattro anni nei servizi segreti, anche Livni è entrata in Parlamento come membro del Likud. La svolta personale è arrivata nel1995, nel giorno del digiuno di Kippur, nel mezzo dei negoziati di Oslo e della campagna d’odio contro l’allora primo ministro Itzhak Rabin: la destra doveva sottrarre l’iniziativa della pace alla sinistra - lei li giudicava pericolosi - ma doveva anche scendere a patti con la realtà. [...] nel 2005 è stata il primo membro della destra israeliana invitato a parlare alla commemorazione ufficiale della morte di Rabin. Otto giorni più tardi abbandonava il Likud per passare con la neonata Kadima. [...] In pochi anni, grazie al proprio carisma, è riuscita a ottenere una grande popolarità.In televisione appare sempre come una leader affabile, disponibile al dialogo e materna. La sinistra israeliana con lei ha il dente avvelenato: Livni sarebbe ipocrita, falsa ed estremista. Ma tutte le correnti politiche e i media sono d’accordo nel definirla una ”vera combattente”. [...] misurata nelle parole e non si sbilancia nelle sue opinioni senza un motivo preciso. Chi la conosce bene dice che queste sono tutte caratteristiche di una personalità che si è formata durante gli anni in cui ha lavorato come agente del Mossad. Nessuno sa quali fossero i suoi compiti o quali siano state le sue missioni, ma si sa che l’addestramento per lavorare nell’intelligence israeliana prevede dure prove sia fisiche sia psicologiche. Livni non ama però darsi importanza o guadagnarsi le simpatie dell’elettorato utilizzando il proprio passato da 007. [...]» (’Il Foglio” 19/1/2006).