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 2006  gennaio 05 Giovedì calendario

PERNA Tonino

PERNA Tonino Pettoranello (Isernia) 22 gennaio 1947. Imprenditore. Tessile (alla ribalta negli anni Ottanta e Novanta con la Pop84 e una linea d’abbigliamento targata Edwige Fenech). Il 9 gennaio 2012 fu arrestato con l’accusa di bancarotta ed evasione fiscale per un danno patrimoniale stimato in oltre 61 milioni di euro • «“Magari avessi saputo dipingere: sono un artista mancato”. Altro che prodotti di lusso, moda ed editoria. Altro che carte di credito con 2 milioni di soci high profile sparsi per l’Europa. Tra un busto d’uomo stilizzato in bronzo, pezzo unico creato dall’amico Mimmo Paladino, e un dipinto di Francesco Clemente, stupisce con il pallino della Transavanguardia [...] figlio di contadini [...] uscito allo scoperto grazie alla moda. Un mondo che, prima della quotazione a Piazza Affari di Ittierre [...] nel novembre ’97, lo ha accolto con scetticismo e diffidenza. Figurarsi: scommettere su stilisti e passerelle da quel di Pettoranello, una manciata di anime a un passo da Isernia, che più lontano non si può dagli ambienti snob della Milano-fashion, pailletttes a profusione e bilanci costruiti sulle royalties. Con un business, poi, fondato prevalentemente sulle (pur molto redditizie) licenze per le linee giovani delle griffe: da Versace a Dolce&Gabbana, fino all’ultimo entrato nella “scuderia”, Roberto Cavalli. Ma in appena tre anni, l’impacciato e ruspante Perna della campagna di ingresso in Borsa si è trasformato in un aggressivo e lucido businessman stabilmente sotto i riflettori dei media. All’attività originaria, dal ’99, il leader mondiale dell’abbigliamento e degli accessori firmati per giovani, la cui produzione è concentrata a Isernia e dintorni, ha integrato marchi di proprietà come Mac-Malo, numero uno nella maglieria mondiale in cachemire, Romeo Gigli [...] la maison Gianfranco Ferrè [...] “Ho sempre puntato - spiega - a uno sviluppo equilibrato e slegato da un singolo marchio, perché in un settore così volubile ci sono rischi anche per i brand consolidati. E questa politica di diversificazione ci ha abituati alla cultura delle differenze: non si possono clonare le collezione, i progetti, i sistemi gestionali”. [...] il gruppo governato dalla Gtp, la finanziaria di Perna, presidia il lusso in diversi segmenti. Oltre che nel mondo della moda è presente in quello dell’editoria, con la Franco Maria Ricci Editore [...] ha rilevato da Citigroup [...] il circuito europeo Diners Club - l’unica carta al mondo senza limite di spesa [...] E dire che l’avvio della carriera, nella natìa Pettoranello (“Più dipendenti Ittierre che abitanti”, sottolinea con orgoglio), non può certo dirsi brillante. Nel ’72, con il fratello Remo, Tonino crea la Pentrem, che si sviluppa con il marchio di jeans e casual Pop 84, sponsor di squadre di calcio di serie A e perfino della Formula Uno, diventando in pochi anni la più importante realtà industriale della regione. Ma la società, che nel ’91 fattura 150 miliardi e dà lavoro a 350 persone, fa il passo più lungo della gamba con la formula del franchising sui mercati internazionali, proprio in concomitanza con una forte crisi del tessile abbigliamento. La Gepi ne assume il controllo e inietta denaro fresco per 60 miliardi. I due fratelli si separano: affiancato dai manager della finanziaria di Stato per i salvataggi industriali, Remo resta al timone della Pentrem (che poi fallirà), mentre Tonino si concentra sulla Ittierre, altra azienda familiare che alla fine degli anni Ottanta ha già sterzato verso un segmento più alto della moda, quello delle linee giovani degli stilisti, firmando il primo contratto con Nicola Trussardi per i jeans. Ittierre inizia a volare e dai 10 miliardi di fatturato del ’90 si arriva agli 880 previsti per il 1997. [...] E la passione per l’arte? L’ha coltivata dall’Accademia di Napoli grazie alla lungimiranza di mamma Amelia e papà Sebastiano. [...]» (Paola Bottelli, “Ventiquattro” febbraio 2001).