Giampaolo Dossena Il Sole-24 Ore, 01/08/2004, 1 agosto 2004
Enigma alfabetico: per ottenere un adulto sano sono utili barbosi trastulli infantili con le lettere
Enigma alfabetico: per ottenere un adulto sano sono utili barbosi trastulli infantili con le lettere. Il Sole-24 Ore, 01/08/2004 Nel romanzo di Rex Stout Nero Wolfe: invito a un’indagine (The death of a doxy, 1966) una ragazza spiritosa dice: «Forse sarò un’asina, ma so contare fino a due e so dire l’alfabeto al rovescio». Se ci volete provare, non è detto che ci riusciate tanto facilmente. Superata eventualmente la prova dell’alfabeto «italiano» di 21 lettere, riprovate con quello di 26 lettere, mettendo al posto giusto JKWXV. Se non bastasse, c’è una variante più difficile: «Riuscite a recitare l’alfabeto senza pronunciare nessuna delle lettere che compongono il vostro nome e cognome? Per esempio, se vi chiamate Paolo Ferrari dovete dire BCD... GHM... NQS... TUVZ». Cioè, mi seguite?, dovete saltare ZVUT, SQN, MHG, DCB. Trovate questa variante in un libro intitolato, Uffa, che barba!, sottotitolo Più di 100 giochi per non annoiarsi in viaggio, in spiaggia, a casa (anche quando piove). Da leggere con o senza i genitori. Autrici Suzy Barratt e Polly Beard, Salani, 10 euro; traduzione (molto buona, mi sembra) di Pietro Formenton. Queste prove hanno qualcosa di teatrale? Vi vergognate? Allora, in silenzio, a porte chiuse, prendete carta e matita e disegnate a memoria la tastiera del computer che diteggiate con tanta destrezza. Son le stesse lettere dell’alfabeto, in un altro ordine. Son tre righe che cominciano in alto a sinistra con QWERTY. Vi è mai capitato di usare il computer o macchine da scrivere di Paesi diversi dal nostro? Cittadini del mondo come credete di essere saprete che i primi 6 tasti sono QWERTY in inglese, AZERTY in francese, QWERTZ in tedesco? In ungherese QUERTO con la dieresi sulla O. Qzerty è una parola registrata dallo Zingarelli, che la data al 1991. Prima di dire «Uffa, che barba» leggete il capitolo dedicato alle targhe automobilistiche. Se le avete guardate da quando le hanno cambiate, sapete che ci sono sempre quattro lettere, per esempio CBTS. Provate a interpretarle come se fossero le iniziali di una frase. «Cinque Bambini Ti Sfiancano» oppure «Chi Bacerà Teresa Stasera». un gioco classico, si chiama acronimo (non «acrostico»). Se volete per forza qualcosa di serio guardate il capitolo sulla rima, che comincia «Un gioco che piacerà soprattutto al più piccoli, che si divertono a sentire il suono delle parole». Pensate al mondo senza rime in cui vivono i bambini delle ultime generazioni per colpa dei Poeti Moderni, e pensate a quello che diceva Roman Jakobson: «Ogni rima procura al bambino una gioia particolare. A due anni comporre rime è uno stadio regolare del nostro sviluppo linguistico. I bambini che non attraversano questa fase di esercitazione linguistica sono anormali o malati». Giampaolo Dossena