Onda - sbarra, 3 gennaio 2006
Pittori. Michelle Hunziker è nata a Sorengo, in Svizzera, il 24 gennaio 1977. Il padre faceva il pittore: « lui che mi ha insegnato l’amore per la natura, per la bellezza
Pittori. Michelle Hunziker è nata a Sorengo, in Svizzera, il 24 gennaio 1977. Il padre faceva il pittore: « lui che mi ha insegnato l’amore per la natura, per la bellezza. Poi i miei si sono divisi. Improvvisamente sono stata allontanata da lui. Avevo solo 10 anni e ingannare una ragazzina è facile, soprattutto se a farlo sono i grandi. Mi hanno detto che mio padre aveva un difetto. Che era cattivo. Ogni tanto beveva un po’, è vero, ma non era così come me lo descriveva mia madre. Mi ribellavo. Non avevo abbastanza forza. Alla fine ci credetti. Era come se l’avessi dimenticato. Venni in Italia, la mamma si innamorò di un italiano, io iniziai a fare la modella». Extracomunitari. «Quando sono arrivata in Italia a 16 anni ero un’extracomunitaria. Di lusso, certo, ma il mio diploma in lingue, per esempio, non era riconosciuto». Culetti. Intrapresa la carriera di fotomodella, Michelle divenne presto famosa per un manifesto pubblicitario che la trasformò nel «culetto d’oro di Roberta». Alopecia. A 18 anni conobbe Eros Ramazzotti, ci fece una figlia, Aurora, poi lo sposò (nel 1998, cinque anni dopo la separazione): «Mi sono sposata ma c’era sempre qualcosa dentro che mi bloccava. Mi è venuta un’alopecia da stress. Perdevo i capelli e per un personaggio dello spettacolo è un dramma. Medici, cure, niente da fare». Buoni. Un giorno a Milano incontrò Giulia Berghella, «la mia maestra spirituale»: «Due colloqui mi sono bastati per capire che mi avrebbe aiutata. Mi disse: ”Ti manca tuo padre, chiamalo”. Ho telefonato: ”Papà, ci vediamo domani?”. Quando l’ho incontrato non era l’ubriacone che mi avevano descritto, ma il compagno della mia infanzia. Insieme abbiamo passato un anno di felicità. Sono guarita. Di più. Sono cresciuta. Mi sono svegliata. Avevo ritrovato mio padre e smesso di seguire la via della mediazione. Ho cominciato a cercare l’indipendenza e man mano che mi staccavo dai controlli, meglio andava il mio lavoro, peggio la mia vita privata. Poi mio padre è morto. Un infarto. La morte dei buoni. Io ormai ero un’altra». Orgoglio. «Ho sempre cercato fin da bambina una persona che fosse orgogliosa di me. Eros era la persona con cui volevo invecchiare, ma orgoglioso di me non lo è mai stato». Star. «Io non credo di essere una star, per me star sono Madonna o Elton John. Capisci di essere arrivata perché cambia l’atteggiamento del pubblico: quando vai al supermercato ti fermano, ti sorridono, hanno voglia di abbracciarti e dirti che sei brava. Per me questo vuol dire essere arrivati». Partner. Tra le performance cinematografiche della Hunziker, è memorabile quella al fianco di Alberto Tomba nel film Alex l’ariete, che avrebbe dovuto lanciare la carriera cinematografica dell’ex campione dello sci ma fu un disastro (di critica e di pubblico). Voci. «Adoro cantare, ma ho bisogno di impostare la mia voce perché sono una che canta, parla e, direi vive, in falsetto. la voce di gola delle persone timide. Ce l’ho fin da bambina: la voce di gola per farmi sentire. Perché? Perchè ho sempre avuto paura del giudizio degli altri. Specie delle persone che amo». Schiavitù. «Sono migliorata e Eros non l’ha accettato. Ha avuto paura della mia maturità. Ho lottato tanto. Non è stato possibile. Fino alla fine volevo mantenere il mio rapporto con lui. Gli dicevo: ”Ascoltami... ascoltiamoci”. Un rapporto diretto. Dio, la schiavitù dei personaggi pubblici: 8 segretari, 4 persone di servizio. Sempre filtri». Alleanze. «Mia madre è sempre stata invaghita di Eros. Si è creata una sorta di alleanza. Mi controllavano ma il controllo è anche una forma di amore». Casalinghe. «Michelle è una giovane donna emancipata che ha voglia di fare carriera. La vita della casalinga italiana non faceva per lei» (un tabloid tedesco ai tempi della rottura con Ramazzotti). Satana. Nell’estate del 2003 si sparse la voce che la Hunziker fosse posseduta da Satana. Il tabloid tedesco ”Bild am Sonntag” intervistò padre Gabriel Amorth, esorcista del Vaticano che, analizzati i sintomi (ad esempio la mancanza d’appetito), concluse che era vittima di una chiara possessione demonica: «Chi entra in contatto con il demonio perde il gusto della vita, si secca interiormente». Famiglie. «Quando il lavoro finirà voglio costruire qualcosa di solido fuori. Il lavoro passa, la famiglia resta». Elefanti. Da tempo dicono che vorrebbe un altro figlio: «Da quello che scrivono dovrei essere già di sei mesi, la mia è come la gravidanza di un elefante: dura tre anni».