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 2006  gennaio 03 Martedì calendario

Crouch Peter

• Macclesfield (Gran Bretagna) 30 gennaio 1981. Calciatore. Del Tottenham e della nazionale inglese. Ha giocato anche con Aston Villa, Southampton, Portsmouth • «Duecentoquattro centimetri, e non è nemmeno troppo buono di testa. Peggio: pretende [...] di convincere la platea inglese di essere bravo tecnicamente. Lui, alto 6 piedi e 7 pollici. Strano destino, quello di Peter Crouch. Centravanti del Liverpool e della nazionale inglese (un paese dove il basket è praticamente una entità inesistente), nato a Londra ovest (una rarità) [...]. Dopo una carriera anomala, cresciuto al Tottenham, prestito in Svezia, poi Qpr, Portsmouth, Aston Villa, Norwich, Southampton [...] dopo la retrocessione in secondaserie con i Saints sono arrivate in successione le chiamate di Sven Goran Eriksson e di Rafa Benitez. Il 31 maggio esordio nella tournée americana contro la Colombia, il 20 luglio il passaggio dal Southampton a Liverpool per 7 milioni di sterline. Più o meno quanto la Fiorentina ha speso per Luca Toni. Solo che mentre il centravanti di Pavullo ha cominciato la stagione segnando regolarmente, la pertica di Ealing non la buttava mai dentro. Oltre 24 ore. Tanto ci ha messo Crouch a segnare il primo gol con i Reds, dopo 18 partite (più quattro con la nazionale, inserite ad hoc nella statistica dai maligni). I giornali gli davano addosso, ironizzavano con la consueta pesantezza (dandogli più o meno del ”freak”, l’equivalente dello scherzo di natura), i tifosi dell’Inghilterra l’hanno fischiato in maniera brutale. Il punto più basso nella gara casalinga con il Portsmouth. I compagni pur di fargli far gol gli lasciano un rigore. E lui, ovviamente viene da dire, se lo fa parare. Poi finalmente il 3 dicembre Crouch si sblocca. Con il Wigan segna due reti, ma la prima, visto che la sua storia sembra non poter seguire un percorso di normalità, gli viene sottratta dalla ”Commissione per i gol dubbi” (si chiama proprio così) della Premier League: autogol del portiere. Da allora però Crouch non si è più guardato indietro. Sei reti nelle sette partite in cui è stato schierato titolare daBenitez, che ha sempre creduto ciecamente nel suo attaccante filiforme, preferendolo con impressionante (e sembrava autolesionistica) regolarità a Cissé e Morientes anche nei momenti più neri. [...] ragazzo gentile, educato, dall’eloquio articolato e con faccia e fisico che ricordano quelli di Piero Fassino [...]» (Filippo Maria Ricci, ”Corriere della Sera” 2/1/2006).