Aldo Fontanarosa, la Repubblica 9/12/2005, 9 dicembre 2005
Roma La Rai non si decide a mandare in onda Rome il colossal americano (girato però a Cinecittà) troppo pieno di sesso, violenza e stranezze varie (tra cui i denti tutti d’oro di un bandito a cui viene perciò sfondata la bocca con l’elsa di una spada)
Roma La Rai non si decide a mandare in onda Rome il colossal americano (girato però a Cinecittà) troppo pieno di sesso, violenza e stranezze varie (tra cui i denti tutti d’oro di un bandito a cui viene perciò sfondata la bocca con l’elsa di una spada). Preoccupazioni che negli Usa aveva anche la Hbo, che alla fine s’è decisa a rischiare e ha avuto ragione (a parte gli sfottò dei programmi intellettuali delle altre reti, tipo Letterman e Jay Leno su Nbc). La Rai ha comprato i diritti il 12 giugno 2004, per un periodo di 12 anni. Presidente era Alberoni, direttore generale Flavio Cattaneo: 12 puntate di 60 minuti per 4 milioni e 200 mila dollari, cinquantamila dollari in più se, invece che su Raidue, la serie dovesse andare in onda su Raiuno. Il compito di tagliare il prodotto in modo che non scuota troppo il pubblico italiano è stato affidato al direttore di Raidue Massimo Ferrario e al capo di Raifiction Agostino Saccà.