Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  dicembre 23 Venerdì calendario

I regali? Un simbolo per dire: ti offro una parte di me. Il Venerdì 23/12/2005. Il valore simbolico del dono era il cavallo di battaglia di Marcel Mauss, padre dell’etnologia francese

I regali? Un simbolo per dire: ti offro una parte di me. Il Venerdì 23/12/2005. Il valore simbolico del dono era il cavallo di battaglia di Marcel Mauss, padre dell’etnologia francese. l’immagine della molteplicità che diventa unità, della comunità che si mostra coesa dal legame di questo scambio cerimoniale. Insomma, una pietra angolare delle relazioni sociali. Perché offrendo un dono si offre sempre una parte di sé. «Claude Lévi-Strauss racconta che i Maori attribuiscono al dono un’anima: si chiama Haue prima o poi spinge il dono a tornare indietro, noi diremmo a essere ricambiato» spiega l’antropologo Marino Niola. «E la cosa fondamentale è che i due momenti non vanno staccati, ma sono parte di una relazione, la reciprocità». Nelle lingue indoeuropee, la radice « da», che origina la parola dono, significa sia dare che ricevere. Un’ambiguità che persiste in certe forme del linguaggio. Anche nostre: vedi alla voce «dare un ricevimento».