Varie, 2 gennaio 2006
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Aguero Sergio
• Capital Federal (Argentina) 2 giugno 1988. Calciatore. Dell’Atletico Madrid, squadra con cui ha vinto l’Europa League e la Supercoppa Europea 2009. Con l’Argentina ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2008. Genero di Diego Maradona • «[...] ha fatto il suo esordio giovanissimo - a soli 15 anni [...] Fisicamente ricorda un po’ Romario: tarchiato, non troppo alto, spesso estraneo alla manovra, ma poi capace di produrre accelerazioni improvvise e letali. A differenza del brasiliano è più una seconda punta e, vista la presenza in Nazionale di Carlos Tevez e Leo Messi, gli argentini sembrano decisi a lasciarlo maturare in pace, perché in quel ruolo si sentono già coperti. Tra i suoi più grandi estimatori vi è José Pekerman, ct dell’Argentina [...]» (Gabriele Marcotti, “La Stampa” 29/12/2005) • «[...] Detto “El Kun” dal suo cartone animato giapponese preferito Naruto Kun. Per conoscenza, la serie del bambino ninja che deve liberare il suo villaggio dai demoni malvagi [...] era stato [...] un giornalista stipendiato dall’Independiente a scoprirlo in un campetto del barrio Los Eucaliptos, tale Eduardo Roberto Gonzales. All’epoca Aguero metteva a sedere senza paura arcigni difensori tra i 15 e i 40 anni in certi selvaggi tornei pomeridiani che avevano in palio un pugno di pesos e gazzosa per tutti, o Coca Cola quando andava bene. Questo Gonzales andò a casa di Aguero e fece firmare a sua madre Adriana un contratto semisegreto col quale otteneva tutti i diritti sul giocatore in cambio di 44.000 dollari cash. L’Independiente fece il resto: trovò una casa nuova per la famiglia del ragazzo (15 persone, compresi cugini, nonni e il cane Attila), una macchina e un lavoro da magazziniere per il padre Leonel, ex calciatore disoccupato, e ovviamente un posto in squadra per il piccolo centravanti-ninja. A quindici anni, un mese e tre giorni, nel luglio del 2003, El Kun Aguero esordirà nella massima serie argentina, nella partita persa dall’Independiente per 1-0 contro il San Lorenzo. È il più giovane mai visto in campo da quelle parti. Batte Maradona di qualche mese. Diventa un idolo dei tifosi più giovani, che lo aspettano a centinaia fuori dal campo di allenamento per un autografo. Attaccante fisico, abilissimo nell’ultimo dribbling decisivo, ha poche regole semplici: “Se vedo un difensore lo punto, mi piace saltarlo”. Spiega che, giocando spesso spalle alla porta, si aiuta con l’ombra dei difensori proiettata sul campo. Calciatori di riferimento: Tevez e Riquelme (più il primo). Julio Grondona, presidente della federazione argentina rivede in lui il Maradna del 1978. Maradona lo vorrebbe al mondiale tedesco, ma non se ne fa nulla. Aguero deve accontentarsi di vincere il Mondiale under 20 in Olanda, e di aspettare che la fama faccia il resto. Lo cercano il Bayern pure il Chelsea, pare. Ma alla fine […] vola in Spagna, all’Atletico Madrid, per una cifra stimata in 28 milioni di dollari. È la cifra più alta mai pagata dai colchoneros per un loro giocatore […]» (Alberto Piccinini, “il manifesto” 25/10/2006).