Stampa 22/12/2005 adige 8.1.06, 22 dicembre 2005
Anna Falchi sulle disavventure del marito Stefano Ricucci: «Un Peter Pan finito in qualcosa più grande di lui, vittima della crudeltà del sistema e massacrato dai poteri forti
Anna Falchi sulle disavventure del marito Stefano Ricucci: «Un Peter Pan finito in qualcosa più grande di lui, vittima della crudeltà del sistema e massacrato dai poteri forti. Sono contenta di non essere stata in Italia mentre esplodeva il caso, così non ho somatizzato. Ho sposato un uomo straordinario, onesto, sotto certi aspetti pure ingenuo, capitato in una cosa più grande di lui. Ma io so che vincerà la sua battaglia e sarò sempre al suo fianco. In Italia non è accettato il successo, in America ti stringono la mano e ti dicono: bravo. Da noi invece ti massacrano. La colpa di Stefano? Inesperienza, gioventù». E la faccenda Rcs? «Stefano non ha ancora venduto il pacchetto. Vorrebbe, ma non c’è nessuno che tira fuori i soldi». E la villa acquistata a Roma? «Non abiteremo lì. Che ci facciamo con tremila metri quadri, ci rincorriamo?» (Anna Falchi a Novella 2000, ripresa dalla Stampa 22/12/2005).