Varie, 27 dicembre 2005
CUCCHIANI Enrico
CUCCHIANI Enrico Milano 20 febbraio 1950. Banchiere. Dal novembre 2011 ad di Banca Intesa. Già presidente di Allianz Italia, membro del board of management (il board dei consiglieri delegati, massimo organo di governo) di Allianz SE a Monaco, responsabile delle compagnie che operano in sud Europa, Turchia e sud America e, a livello globale, della ristrutturazione del business danni (più di 2/3 dell’utile del Gruppo). Fu il responsabile della revisione del modello distributivo, dei processi operativi e del miglioramento dell’efficienza. Bocconiano dell’Anno (2006) e Cavaliere del Lavoro • «[...] amico di banchieri come Alessandro Profumo [...]» (Sergio Bocconi, “Corriere della Sera” 22/12/2005) • «[...] è conosciuto nell’ambiente finanziario per essere un uomo di grandi relazioni. Oltre alle cariche in Allianz, è membro della Trilateral e consigliere dell’Aspen, ha buoni rapporti col mondo prodiano ma anche con quello che faceva riferimento a Luigi Bisignani. Se Giovanni Bazoli e Giuseppe Guzzetti cercavano un manager di caratura internazionale per guidare la prima banca italiana rimasta orfana di Corrado Passera, in Cucchiani l’hanno di certo trovato. Peccato che il suo eccezionale curriculum sia macchiato da una frequentazione non proprio trasparente con gli ambienti romani che fanno capo al lobbista a cui è stata intestata la P4. Un legame che è emerso in maniera piuttosto evidente all’epoca dello scontro in Unicredit che ha portato alla defenestrazione di Alessandro Profumo. Manovrando con il suo ufficio stampa Cucchiani, consigliere di Unicredit, fece uscire da Londra un’agenzia il cui titolo era: “Il problema non sono i libici, è Profumo”, e di questo si compiaceva al telefono con Bisignani. Con il quale metteva a punto anche la strategia per far cadere l’ex amministratore delegato. “Non bisogna far la crisi a quel comitato, perché prima devi istruire la pratica, avere la cosa, avere il consenso di tutti, e una volta maturata una scelta a quel punto la si fa formalmente precipitare”, diceva Cucchiani a Bisignani pochi giorni prima della spallata a Profumo. Certo, forse a Bazoli e Guzzetti è andata a genio la “distanza” di Cucchiani dalla galassia Mediobanca-Generali. Candidato da Geronzi al vertice di Trieste quando questi non vi era ancora approdato, poi come uomo delle assicurazioni in grado di sostituire il numero uno Giovanni Perissinotto, i suoi tentativi sono però andati a vuoto. Anzi, Alberto Nagel per la carica di country chairman del Leone ha scelto Paolo Vagnone, uscito da Allianz in aperto scontro con Cucchiani. Quindi il tentativo di sostituire lo stesso Profumo al vertice di Piazza Cordusio anch’esso andato a vuoto. E siccome in Allianz non si resta molto oltre i sessant’anni, Cucchiani ha colto al volo l’occasione Intesa. [...]» (Giovanni Pons, “la Repubblica” 24/11/2011).