Paolo D’Agostini, la Repubblica 21/12/2005, 21 dicembre 2005
Editoriali 2 L’apocalittico programma di Ciprì e Maresco, che tornano dopo undici anni in televisione con I migliori nani della nostra vita e alle otto di sera: ”Noi facciamo come nei cartoni animati mai belli, ma sempre disgraziati
Editoriali 2 L’apocalittico programma di Ciprì e Maresco, che tornano dopo undici anni in televisione con I migliori nani della nostra vita e alle otto di sera: ”Noi facciamo come nei cartoni animati mai belli, ma sempre disgraziati. O come Stanlio e Ollio: disperati, tragici e brutti. Alle otto di sera presentiamo una realtà cruda, contro la plastica televisiva, e senza ripararci dietro Pasolini. La rappresentazione dell’orrido è uno sguardo sul mondo, in contrasto con un mondo che rimuove la morte, la corporalità, la vecchiaia, la puzza. Non c’è compiacimento. Siamo anomali nel cinema italiano della nostra generazione che racconta sciattamente le miserie della portineria o il finto impegno civile. Nel cinema, nel teatro e nella tv nostri, senza distinzione, c’è il destino disperato dell’uomo attraverso la lente deformante del grottesco. Dentro la tv non ci siamo mai trasformati: Anche ad Avanzi arrivavamo da un altro mondo e da un altro tempo”.