MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO-FEBBRAIO 2006, 23 dicembre 2005
A decidere se una scommessa ippica o sportiva con cui tenti la sorte può essere giocata è un cervellone della Sogei
A decidere se una scommessa ippica o sportiva con cui tenti la sorte può essere giocata è un cervellone della Sogei. E per farlo impiega non più di 400 millesecondi. Che, tradotti in un’unità di misura umana (e non da cervellone), significa che riesce ad ”approvare” e registrare oltre 7.000 scommesse al minuto. La società del Ministero dell’Economia, infatti, ha (dal 1998) anche il compito di gestire il gioco pubblico e soprattutto di vigilare sulle modalità con cui viene eseguito e di garantirne la trasparenza e la legalità. E questo vale per le scommesse (da quelle ippiche alle sportive), per i concorsi a pronostici come Totocalcio e Totogol, per il controllo dei cosiddetti apparecchi da intrattenimento (tra cui le ”New Slot”, che consentono vincite in denaro) e la gestione e il controllo del Bingo. Insomma, di molte attività dell’Aams (Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato) connessa al gioco in Italia. Il tutto, in cifre, significa collegare al sistema centrale 40 ippodromi e 300 sale Bingo nonché, attraverso i rispettivi concessionari e provider: 1.000 agenzie per la raccolta delle scommesse; 24.000 punti vendita del Totocalcio e Totogol con 35.000 terminali di gioco; e 70.000 esercizi commerciali con 170.000 New Slot. Attraverso la rete dei giochi viene convogliato un traffico di 2 milioni di transazioni giornaliere.