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 2005  dicembre 23 Venerdì calendario

Cinema, cartoni animati e romanzi di fantascienza hanno sviluppato con fantasia il concetto d’esoscheletro

Cinema, cartoni animati e romanzi di fantascienza hanno sviluppato con fantasia il concetto d’esoscheletro. Il primo scrittore a parlarne fu Robert Heilein, autore americano di science-fiction, nel romanzo Fanteria dello spazio, dove i guerrieri possiedono esoscheletri blindati. Gli anime giapponesi ci hanno abituato ai ”robottoni” creati da Nagai Go, che tutti ricordiamo: Il grande Mazinga (nella foto), Jeeg Robot d’acciaio e Atlas Ufo Robot. In realtà, più che veri esoscheletri, si trattava di robot molto complessi. Ben diversi gli armamenti di alcuni supereroi americani, come Iron Man , personaggio della Marvel: il ricco industriale Tony Stark diventa invincibile proprio grazie a un rivestimento altamente tecnologico. Nel cinema, l’esoscheletro più famoso è usato da Sigourney Weaver in Aliens - scontro finale, diretto da James Cameron nel 1986: Sono da citare gli esoscheletri da battaglia in Matrix Reloaded e Matrix Revolution, impegnati in una guerra contro le macchine.