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 2005  dicembre 23 Venerdì calendario

Gli esami Sembra quasi un decalogo stressante la prescrizione degli esami durante il periodo della maternità: esami del sangue e delle urine tutti i mesi e un vero e proprio calendario scadenziato che segue lo sviluppo della nuova vita, a partire dal test di gravidanza (il quale può essere effettuato dal 15° giorno di ritardo del ciclo mestruale, per essere considerato attendibile)

Gli esami Sembra quasi un decalogo stressante la prescrizione degli esami durante il periodo della maternità: esami del sangue e delle urine tutti i mesi e un vero e proprio calendario scadenziato che segue lo sviluppo della nuova vita, a partire dal test di gravidanza (il quale può essere effettuato dal 15° giorno di ritardo del ciclo mestruale, per essere considerato attendibile). In Italia, circa il 65 per cento delle gravidanze ha un decorso fisiologico senza complicazioni, durante il quale si prevedono una serie di ecografie e alcuni esami specifici: le ecografie, almeno tre, sono una tecnica non invasiva che permette un’attenta valutazione delle caratteristiche fetali. In particolare, la prima (entro la 12ª settimana) consente una prima datazione del concepimento e la normale valutazione dell’andamento della gravidanza. L’ECOGRAFIA L’ecografia morfologica è la più importante (tra la 20ª e la 23ª settimana) ed è effettuata quando le strutture embrionali sono completamente formate, individuando, attraverso una serie di misurazioni molto precise, la presenza di malformazioni. La terza ecografia viene eseguita tra la 30ª e la 32ª settimana, per valutare l’accrescimento e il benessere fetale. Si ha così la possibilità di verificare eventuali ritardi di crescita o iposviluppi e predisporre il ricovero della paziente per controllare il feto e scegliere il corretto timing del parto. L’AMNIOCENTESI Altri esami specifici sono l’amniocentesi e la villocentesi: sono due tipologie di esami che mirano allo stesso obiettivo, cioè la scoperta di anomalie cromosomiche in via preventiva. La villocentesi viene fatta più precocemente dell’amniocentesi e ha un rischio di abortività leggermente superiore della seconda (comunque contenute intorno all’1 per cento). Diverse anche le modalità di prelievo: sui villi coriali il primo (sottili protuberanze del tessuto placentare ) e sul liquido amniotico il secondo (in particolare sulle cellule di sfaldamento). IL DUO TEST E IL TRITEST Sono particolari esami del sangue in cui viene misurata la concentrazione di alcune sostanze prodotte dalla placenta e dal feto, sui risultati dei quali approfondire eventualmente la presenza di malformazioni cromosomiche del feto. Infine l’ecografia transnucale (11ª-14ª settimana) stabilisce la probabilità, e non la certezza, d’anomalie cromosomiche. L’ECOGRAFIA A 4 D Immagini del feto tridimensionali sono quelle messe a disposizione dalla nuova ecografia 3D/4D o Volumetrica, che consente di evidenziare i movimenti del nascituro e di vederne lineamenti ed espressioni. L’ecografia volumetrica può essere un grande aiuto per scoprire cardiopatie congenite e viene praticata (tra la 16ª e la 20ª settimana) soltanto nel caso in cui l’ecografia classica faccia sorgere dubbi circa la salute del feto. Non è dunque un’alternativa all’esame classico, ma uno strumento in più per effettuare analisi più accurate. AGOPUNTURA E OMEOPATIA Buone notizie per la mamma in attesa che può avvalersi di un aiuto in più grazie alle tecniche orientali dell’agopuntura. «In particolare», spiega Antonio Turetta, specialista fisiatra, agopuntore e omeopata con studio a Milano, «l’agopuntura aiuta ad affrontare in modo sereno i periodi di ansia e stanchezza che accompagnano la donna nei 9 mesi della gravidanza e funziona molto bene sui disturbi fisici specifici che vengono curati sia in via preventiva che contestuale, dall’insonnia al mal di schiena, dalla stitichezza alla vertigini, dalla ritenzione idrica ai disturbi della digestione». Un valido aiuto arriva anche dall’omeopatia, che a partire dal terzo mese può rappresentare una valida alternativa ai farmaci tradizionali. L’agopuntura agisce anche su quella fame nervosa (e non quella fisiologica) che assale alcune donne, andando a sollecitare un particolare punto dell’orecchio che aiuta a stimolare il senso di sazietà. Spiega ancora Turetta: «Molte donne ricorrono all’agopuntura per evitare di ingrassare troppo non solo per un problema estetico ma salutistico; infatti un aumento ponderale eccessivo può avere conseguenze importanti, quali dolori articolari, mal di schiena, sciatica e ritenzione idrica». Anche l’allattamento può essere favorito, già prima del parto, grazie all’agopuntura, mediante il riequilibrio di ipofisi ed ipotalamo, responsabili della produzione di latte materno. IL TEST DEL SESSO Negli Stati Uniti la curiosità di sapere velocemente il sesso del nascituro viene soddisfatta già alla quinta settimana grazie alla nuova offerta commerciale ”Baby early gender mentor”: si ordina su Internet e costa 275 dollari. Il test consiste nel prelevare un campione di sangue dal dito indice della mamma e nel giro di 48 ore viene consegnato il risultato corredato da garanzia di certezza al 99,9 per cento. Se al momento della nascita si scopre che il sesso è diverso da quello diagnosticato si ha diritto ad un risarcimento del 200 per cento. Non poche le polemiche suscitate dalla commercializzazione del test che, se dal punto di vista tecnico non rappresenta una novità (in fondo si tratta di analizzare il dna delle cellule fetali presenti nel sangue della madre), può essere ai limiti della bioetica, per la paura che alcune donne utilizzino tali risultati per prendere decisioni in tema di aborto.