Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  dicembre 22 Giovedì calendario

Nonostante il Natale sia una festa religiosa, nel corso dei secoli sacro e profano si sono spesso mescolati, al punto che usanze d’origini tutt’altro che cristiane sono divenute i simboli più rappresentativi della festa

Nonostante il Natale sia una festa religiosa, nel corso dei secoli sacro e profano si sono spesso mescolati, al punto che usanze d’origini tutt’altro che cristiane sono divenute i simboli più rappresentativi della festa. Basti pensare alla figura di Babbo Natale e all’albero (un abete) che ogni famiglia addobba con luci e decorazioni. Babbo Natale, noto anche come Santa Claus, nome frutto della corruzione del latino Sanctus Nicolaus, si ispira a San Nicola al quale la tradizione affida il ruolo di protettore dei bambini e portatore di doni. Tuttavia l’immagine paciosa, rubiconda e robusta che lo identifica oggi è dovuta alla fantasia creativa di un pubblicitario americano, Haddon H. Sundbolm, che nel 1931 realizzò per la campagna pubblicitaria della Coca-Cola la figura di questo celebre personaggio, divenuto presto in tutto il mondo simbolo del Natale. La tradizione di adornare un abete risale invece a un’usanza dei Teutoni, antichi popoli germanici, i quali erano soliti festeggiare il passaggio dall’autunno all’inverno bruciando ceppi nei camini e collocando davanti alle loro case un albero tipico ornato di ghirlande. Questa tradizione si diffuse presto in altre zone d’Europa e, con il passare del tempo, fu associata al Natale.